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IL CONTADINO SEMPLICIOTTO

IL CONTADINO SEMPLICIOTTO

L'INGENUITA' DIVENTA UMORISMO

Lunedi, 11/11/2013 - ER CONTADINO SEMPRICIOTTO



Maria stava nella su’ stanza co la finestra spalancata

e discuteva co Cinzia la su’ cara amica affezionata.

Sai Cinzia , cara amica, come sarebbe veramente bello,

se io avessi tutto pe me un bellissimo giovane uccello.

Sono sicura che sempre,de certo, saprei accarezzallo,

e meglio de tutte l’antre signore, certo, saprei sfamallo.

Ce passerei unita a lui tutta quanta la mi’ esistenza,

e, sono certa de passalla senza fare arcuna astinenza.

Un contadino , che passò de sotto , udì quer suo dire,

ed in un certo quar modo , la volle , de certo, esaudire.

Se presentò l’indomani a lei facenno un bello inchino

e le consegno’ ‘na gabbia verde con dentro un canarino.

Signorina cara me permetta de donalle questo uccello?

Lei lo guardò e disse, sconsolata , : “ Quale quello?”

Er contadino rifrette un poco cor su’ fine cervello

e rispose: “Perché Signorina volevate n’antro uccello? “

Vittorio Banda

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