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Il consiglio della Campania approva la legge elettorale

Il consiglio della Campania approva la legge elettorale

50e50 - La pressione e la visibilità accesa su ogni fase della discussione relativa alla legge elettorale in Regione Campania, ha resa improponibile la conservazione della vecchia legge, descritta come iniqua anche da chi l’aveva voluta e votata.

Stefania Cantatore Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2009

L’UDI di Napoli, la Commissione di PO, La consulta femminile e le donne dei partiti di destra e di sinistra hanno costantemente presidiato i lavori della Commissione Statuto e del Consiglio in merito alla legge un eventuale desiderio di tornare alle elezioni del 2010 con il vecchio meccanismo si è reso improponibile nei suoi esiti.



La nuova legge abolisce il Listino, stabilisce la doppia preferenza con indicazione di una donna e un uomo, introduce il principio che un genere non sia rappresentato oltre due terzi, ed altre norme per la rappresentanza territoriale.



L’esame dettagliato della legge dirà quanto si potrà ottenere concretamente da queste norme, ma quanto dichiarato ufficialmente già la qualifica in continuità con l’esistente. In questo paese dove la presenza femminile nelle assemblee elettive è sempre legata alle concessioni dei partiti, la democrazia paritaria è ancora priva di regole, quindi ancora lontana.



Tutto questo nonostante l’art.51 della Costituzione, e nonostante lo stesso Statuto Regionale della Campania, appena approvato, all’art. 5 indichi quella strada. La politica Italiana non è capace di veri salti di qualità, ed il panorama dei partiti, senza le donne, è oggettivamente incapace di disanconcorasi dai vecchi privilegi.



Va dato conto, tuttavia, del fatto che la presenza delle donne “ospiti del consiglio” durante le discussioni, la costante comunicazione esterna della sola Consigliera eletta col listino Antonella Cammardella (prc), le indicazioni della Presidente Lonardo (Udeur), hanno acceso le luci sugli accordi, altrimenti sempre indisturbati ed ignoti all’elettorato.



Le valutazioni del dopo sono tutte aperte, ma la consapevolezza raggiunta attraverso la spinta del lavoro, sempre in corso, sulla proposta di legge 50e50 dell’UDI e la sempre maggiore insofferenza per l’atteggiamento conservativo dei partiti sono fatti che è sempre più difficile ignorare.



(16 marzo 2009)

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