Login Registrati
Il Comune di Torino elimina le attività per le persone diversamente abili

Il Comune di Torino elimina le attività per le persone diversamente abili

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della Coop. Il Sogno di una Cosa

Mercoledi, 15/09/2010 - La Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Locali – Settore Disabili del Comune di Torino (dirigente Dott. Maurizio Pia), ha deciso di eliminare le attività offerte alle persone diversamente abili ospiti nei Centri Diurni della Città.



Le attività hanno, negli ultimi dieci anni, riguardato varie aree (psicomotoria, espressiva, cognitiva, animazione) e sono state proposte anche a persone con patologie gravi e gravissime, che ora subiranno un conseguente peggioramento della qualità della loro vita.



La decisione è stata presa nel mese di agosto 2010 e comunicata nei primi giorni di settembre, ovvero pochi giorni prima della ripresa dei laboratori, alla Cooperativa sociale “Il Sogno di una Cosa” (per la quale noi cinquanta consulenti tecnici delle attività lavoravamo).

A fine luglio, invece, ci avevano garantito il proseguimento delle nostre iniziative previste dall’appalto comunale (in scadenza ma in fase di rinnovo per altri tre anni).

Questa decisione, dunque, non è stata per nulla condivisa con le parti coinvolte (consulenti tecnici, operatori ed educatori dei Centri Diurni, persone diversamente abili e loro famiglie).

Non si è trattato di una riduzione di ore ma di una cancellazione totale (comunicata con poche righe), di anni di lavoro, di progetti educativi, riabilitativi, terapeutici, basati sulla relazione con persone che non hanno molte altre possibilità per manifestare la propria espressività, creatività e voglia di comunicare.

Non ci è stata data neppure la possibilità di preparare le persone diversamente abili al distacco e alla conclusione dei nostri laboratori. Vi sono inoltre molti progetti già programmati fino a settembre 2011 e pubblicizzati dal Comune che ci vedono coinvolti (mostre, eventi, spettacoli, ecc.).



L’intenzione pare sia quella di far condurre le attività fino a ieri proposte dai consulenti tecnici (pagati peraltro pochi euro l’ora), agli operatori ed educatori presenti nei Centri Diurni, i quali però hanno altre mansioni e non hanno le competenze professionali specifiche per occuparsi di pittura, ceramica, fotografia e video, teatro, scenografia, danza e danzaterapia, psicomotricità, musicoterapia, animazione, informatica, attività sportive, ecc.

Noi consulenti tecnici siamo in possesso di titoli di studio adeguati alle attività proposte, abbiamo professionalità, esperienza e ci dedichiamo costantemente alla nostra continua formazione tecnica auto-finanziata (convegni, seminari, corsi di aggiornamento, studi e ricerche personali), in relazione alla disabilità e alle specifiche patologie invalidanti delle persone inserite nelle attività.



Siamo al corrente della difficile situazione economica e delle riduzioni drastiche di fondi provenienti dalla Regione Piemonte e dal Governo; ci chiediamo tuttavia perché debbano essere colpite proprio le persone che hanno beneficiato di percorsi di sostegno e sviluppo, preziosi per raggiungere un maggiore stato di benessere.



Il Comune di Torino, dunque, decide di tagliare risorse destinate alle persone più deboli e che non hanno voce per far valere i propri diritti.





I consulenti tecnici della Coop. “Il Sogno di una Cosa”







Torino, 09/09/2010

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®