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Il “Modellamento”, una strategia di Programmazione Neuro Linguistica intelligente per arrivare al mo

Il “Modellamento”, una strategia di Programmazione Neuro Linguistica intelligente per arrivare al mo

I bambini sono sempre presenti con una attenzione selettiva naturale e, mentre in verità sembrano impegnati in giochi diversi, captano frasi ed emozioni e ripetono, imitano le azioni dei “grandi” in un modo a volte spasmodico.

Mercoledi, 05/06/2013 - Il “Modellamento”, una strategia di Programmazione Neuro Linguistica intelligente per arrivare al mondo dei nostri I bambini



I bambini ci ascoltano, i bambini ci guardano, il loro mondo si costruisce in base a ciò che vivono. Credere di essere liberi di esprimerci in presenza dei bambini, perché tanto loro sono troppo piccoli per comprendere, è un errore di cui spesso siamo inconsapevoli. I bambini sono sempre presenti con una attenzione selettiva naturale e, mentre in verità sembrano impegnati in giochi diversi, captano frasi ed emozioni e ripetono, imitano le azioni dei “grandi” in un modo a volte spasmodico. Se tra quello che diciamo e le nostre azioni c’è discordanza, allora è davvero un problema. Sì perché il seme della schizofrenia, solo per fare un esempio estremo, trova terreno fertile in quelle incongruenze che dettano le differenze tra il dire e il fare. La Dottoressa Rita Genova, psicopedagogista, psicoterapeuta in PNLt, mediatrice familiare e ipnologa, docente della scuola per mediatori e counselor dell’ IKOS , ci spiega che, sebbene l’ambiente sociale faccia la sua parte nella formazione dell’individuo, è la famiglia il primo ambiente che accoglie un bambino e che lo forgia per più tempo, come se l’humus che esso respira fosse concime per la sua mente. I genitori, due figure diverse che incidono potentemente nella vita dei piccoli, sia per ruolo che per peculiarità caratteriali, sono i modelli per un po’, poi arrivano le maestre, i docenti ed in seconda battuta i miti che la TV porta nelle case, nelle stanze anche dei più disarmati telespettatori; anch’essi incidono in modo significativo. Tutti portano nella relazione (diretta o indiretta che sia) i propri pregi e difetti, poche verità e tante contraddizioni. I figli tendono ad imitare, per sentirsi più vicini a un genitore piuttosto che all’ altro, a un docente particolarmente interessante per loro, un modo per sottolineare la volontà di appartenere al genitore di preferenza o al professore di ‘turno’. Secondo lo psicoterapeuta di fama internazionale Bert Hellinger, ideatore delle Costellazioni Sistemiche Familiari, una psicoterapia familiare di gruppo assolutamente all’avanguardia, ciò dipende anche dall’appartenenza energetica che lega i figli ai genitori, se dispari, nell’ordine di genitura (primo, terzo, quinto, settimo e così via), essi sono energia che li lega di più al padre e se pari, nell’ordine di genitura (secondo, quarto, sesto, ottavo) alla madre. Nel passare in rassegna ai figli vivi si pone attenzione anche su quelli che, per qualche motivo, non sono nati o sono stati rifiutati,anche loro faranno per sempre parte di quel sistema familiare in cui sono apparsi. La Dott.ssa Rita Genova, organizza da alcuni anni numerosissimi seminari in diverse città italiane per la realtà di cui fa parte. “Tra le tante possibilità che avevo, quando sono passata dal mondo della scuola a quello della relazione d’aiuto” dice la Dotteressa, “ho scelto di formarmi nella più completa scuola italiana di psicoterapia e ipnosi che c’è, poi ho continuato, e continuo tutt’ora, ad organizzare percorsi ed incontri con famiglie e ragazzi, e a promuovere sessioni di Costellazioni Sistemiche Familiari, per questa splendida realtà che è l’Istituto di Comunicazione Olistica Sociale. Uno dei nostri corsi più seguito, oltre le Costellazioni, richiesto anche da scuole di ogni ordine e grado, è ‘professione genitore’. Le terapie, gli aiuti alle persone offerti in un certo modo, così personalizzati, e le Costellazioni Sistemiche, sono oggi la forma di terapia, di potenziamento personale e motivazione più efficace che c’è.” Quarant’anni come docente di certo le hanno dato tante possibilità di comprendere vite e comportamenti, un interessante osservatorio fatto di vite vissute e di momenti esperienziali ne è la prova. Ma chi insegna e chi apprende davvero nel complesso tessuto esistenziale? Solo i ‘grandi’ hanno da dare? Forse no! Mi torna in mente il celebre aforisma che il padre della psicoanalisi, Freud, elaborò in uno dei suoi scritti: ‘È il fanciullo il padre dell'uomo’. Attraverso il contatto con i genitori, i fratelli, le sorelle e le persone significative che ruotano intorno alla sua giovane vita, il bambino fa le prime esperienze di adattamento, modellando gli adulti e vivendo spesso conflitti non sempre avvallati da spiegazioni e reali motivi concreti. I disturbi psicogeni si formano proprio nella sfera affettiva e in quella intellettiva e sono sempre strettamente collegati ai conflitti edipici, con quelli scaturiti dalla rivalità fraterna e dai depotenziamenti che li distruggono e che sono all’ordine del giorno. Arrivare al loro cuore, ad una ristrutturazione positiva di ciò che alberga nella loro anima e che spesso li porta a pensieri negativi devastanti, si può sempre, solo attraverso un ‘modellamento’ del loro modo di parlare e agire e che ci avvicina al loro vivere. Naturalmente il linguaggio della Dottoressa Genova è quello di una vera ‘piennellista’ che ha fatto della sua professione e del suo modo di fare terapia un vivere, certamente una vera mission. Per info 080 5212483 / www.ikosageform.it

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