Il 25 novembre e i linguaggi discriminanti noi donne
Noi che abbiamo avuta la fortuna di nascere donne,
noi che abbiamo avuta la fortuna e il merito di essere contente di essere donne:
non vogliamo essere trattate da uomini
Mercoledi, 04/11/2015 - Il 25 novembre e i linguaggi discriminanti noi donne
Noi che abbiamo avuta la fortuna di nascere donne,
noi che abbiamo avuta la fortuna e il merito di essere contente di essere donne:
non vogliamo essere trattate da uomini
Il gruppo Il sessismo nei linguaggi nasce a Pisa nel 2008 presso la Casa della Donna. L’intento del gruppo formato solo di donne è di indicare, denunciare e modificare il linguaggio verbale e figurativo che fa sembrare che anche noi si sia degli uomini.
Esempio: dire “Benvenuti” a un gruppo di cinque uomini o a un gruppetto di tre donne e due uomini rende le tre donne tre uomini.
Altro esempio: mettere la figura di un uomo su una bicicletta da uomo come insegna di una pista ciclabile vuole intendere che anche noi siamo uomini?
Solo ai gabinetti pubblici è riconosciuto che oltre agli uomini ci sono le donne ed è segnalato con due diverse immagini. Quindi è possibile farlo?
Abbiamo un blog Il sessismo nei linguaggi (http://www.ilsessismoneilinguaggi.blogspot.it/) nel quale potete vedere nostre denunce, documentazioni e iniziative. Il blog è divertente e molto utile specie nella pratica di lavoro nelle scuole.
Trattare una donna come se fosse un uomo è una delle tante forme di violenza di questa nostra società patriarcale; violenza quotidiana, diffusa, subdola, sottovalutata spesso neppure riconosciuta come tale, tanto è praticata da sempre e dappertutto. Ora anche il linguaggio del web, dei social media è al maschile, come quasi tutta la modulistica pubblica.
Il 25 novembre è da anni una giornata di contrasto alle violenze sulle donne. I linguaggi sessisti sono una delle tante forme di violenza. Il 25 novembre scriviamolo e ripetiamolo:
Siamo donne e non vogliamo essere trattate da uomini
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