Nell'ambito di una iniziativa per ricordare Miriam Mafai a sei anni dalla sua morte abbiamo riletto i numeri dell'anno dei movimenti giovanili e della guerra del Vietnam
Lunedi, 09/04/2018 - A sei anni dalla morte di Miriam Mafai si è tenuta il 6 aprile presso la Casa internazionale delle donne, una iniziativa di ricordo e di approfondimento su alcune pagine della sua vita di donna impegnata nella politica, nel giornalismo, nelle battaglie sui diritti delle donne. Accanto agli interventi di giornalisti e giornaliste (Corrado Augias, Patrizia Carrano, Bianca Stancanelli) e di alcune ricercatrici della Società Italiana delle Storiche (Simona Fedi e Alessandra Gissi) Noi Donne ha voluto portare un suo specifico contributo a partire dal fatto che Miriam Mafai dal 1965 al 1970 ne è stata Direttora (suoi articoli in Noi Donne).
Cavour durante una pacifica manifestazione e poi arrestati e sottoposti a durissimi maltrattamenti, se non torture vere e proprie. C’è a fine marzo uno spazio dedicato, tra il serio e il semiserio, al “Vocabolario dei ribelli”. Da aprile e maggio si parla di contestazione studentesca con inchieste sui '68 degli altri paesi. In Germania con una inchiesta sulle “Ragazze rosse di Berlino”, dove per la prima volta si parla di “donne protagoniste” dei movimenti. In Francia, grazie ad alcuni reportage fatti da Bruna Bellonzi e Antonietta Macciocchi, quest’ultima molto “partecipe politicamente” della lotta antisistema e anticapitalista del maggio francese. E le donne? Non era facile neppure per un giornale di donne parlare di uno “specifico femminile” di fronte a un movimento nel quale ragazzi e ragazze erano e si sentivano insieme per una lotta comune. Ma Noi Donne, a differenza di altri giornali, comincia a poco a poco a indagare anche su cosa stava succedendo nella sfera non solo pubblica ma dei cambiamenti dei comportamenti soggettivi dei giovani e tra i sessi.. E questo grazie alla originalità del modo di fare inchiesta di Gabriella Lapasini, che a ottobre attraverso due inchieste (“I giovani che hanno lasciato la famiglia” e “Le studentesse che contano”) fornisce una lettura nuova, fotografando le distanze tra generazioni anche politiche di donne di quel periodo. L’articolo sulle studentesse “che contano” si conclude con “io per una organizzazione femminile per la emancipazione della donna, ci sto ma che sia nuova, combattiva, diversa”.
occasione del 25 aprile del '68 “Quelle che chiamano Vietcong” pieno di informazioni, immagini, testimonianze Noi Donne fa rivivere il legame di questa lotta di donne con la memoria del ruolo delle nostre partigiane.
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