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I ritratti di donna di Maria Paola Landini

I ritratti di donna di Maria Paola Landini

Sono esposte a Bologna fino al 13 ottobre ben 137 fotografie selezionate tra le migliaia di scatti realizzati in tutto il mondo e che ricostruiscono 'una genealogia visiva del femminile'

Venerdi, 11/07/2025 - Riceviamo e pubblichiamo
Donne osservate nel loro esistere quotidiano, nel rapporto con il tempo e lo spazio che le circonda: volti e corpi sottratti dalle convenzioni della ritrattistica tradizionale, sottratti all’artificio estetizzante, che diventano attraverso la fotografia strumento di memoria e indagine antropologica. Sono 137 i ritratti femminili che compongono Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini, in programma al Museo Civico Archeologico di Bologna (via dell’Archiginnasio, 2) fino al prossimo 13 ottobre. Il progetto espositivo, ideato e curato da Serendippo APS e realizzato in collaborazione con il Museo, è un’indagine che intreccia fotografia, archeologia e riflessione antropologica per ricostruire una genealogia visiva del femminile. Da un lato i ritratti di Landini, selezionati in un corpus di oltre 100mila scatti del suo archivio, realizzati in tutto il mondo a partire dagli anni Settanta, frutto di un lavoro di documentazione coerente e profondo del volto multiforme della femminilità, di cui coglie la dimensione corporea, esperienziale e relazionale. Dall’altro, in dialogo con le immagini fotografiche, l’iconografia del passato rappresentata da 21 reperti di varia tipologia conservati nelle collezioni permanenti - statue, rilievi, oggetti votivi, iscrizioni, vasi - che restituiscono volti e nomi di donne, dee, eroine e figure femminili emblematiche, dall’antico Egitto fino alla romanità, con un excursus nelle epoche più recenti attraverso le medaglie dedicate ad alcune donne che dal Rinascimento all'Ottocento si sono distinte in vari ambiti della cultura, della finanza e della politica, selezionate per il focus espositivo Il Medagliere si rivela - L’ingegno nelle donne nelle medaglie del Museo Civico Archeologico di Bologna visibile nell’atrio del museo. I manufatti sono evidenziati da didascalie appositamente progettate con una grafica riconoscibile, che ne sottolinea la funzione narrativa e la connessione con le immagini fotografiche.

La mostra si articola in sei nuclei tematici che attraversano altrettanti spazi del museo: Donna così com’è. Il presente come testimonianza, nel Lapidario); Archetipi femminili. L’origine come presenza nelle sezioni preistorica e Bologna Etrusca); Sguardi, comunità, riti, resistenze nella Sezione greca); Identità Corpi, ruoli, identità nella sezione egiziana) e L’ingegno delle donne nell’atrio.

Singolare il percorso di Maria Pia Landini (Parma, 1951), che dopo la Laurea in Biologia a Parma e in Medicina e Chirurgia a Bologna si specializza in Microbiologia e Virologia, una formazione scientifica che ha profondamente influenzato il suo approccio alla fotografia. Abituata a osservare dettagli microscopici e a interpretare complessi fenomeni biologici, Landini applica la stessa attenzione e sensibilità nell’esplorare le sfumature del femminile attraverso l’obiettivo. Rigore metodologico e osservazione acuta, tipici della ricerca scientifica, si riflettono nella sua fotografia, dove ogni scatto diventa un’indagine visiva che collega il passato al presente, la memoria alla rappresentazione contemporanea.

La progettualità della mostra Ritratto di donna nasce da un’idea di Serendippo APS, che ha individuato nel Museo Civico Archeologico di Bologna il contesto ideale per sviluppare un dialogo tra la fotografia contemporanea e le tracce del femminile nella storia antica. La scelta del museo non è casuale: la presenza di uno staff scientifico tutto al femminile, testimoniata anche dai ritratti delle curatrici inseriti nel percorso fotografico, rappresenta un elemento simbolico e concettuale di grande rilievo.

Dalla sovrapposizione di sguardi che interroga la persistenza delle forme della rappresentazione del femminile e il loro radicamento nella storia sociale e culturale, viene così a generarsi una narrazione per immagini che restituisce una visione autentica della condizione femminile, sottratta alle idealizzazioni e alle codificazioni simboliche imposte nei secoli.

Durante il periodo di apertura della mostra viene proposto un ricco public program con visite guidate, incontri, performance e lezioni musicali, pensato come estensione della narrazione visiva e spazio di confronto interdisciplinare.

Il progetto Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini è corredato da una pubblicazione bilingue (italiano / inglese) edita da SerendippoPrint, con testi di Maria Paola Landini, Museo Civico Archeologico di Bologna ed Etta Polico, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

L’esposizione fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.


Maria Paola Landini, medico, specialista in Microbiologia e Virologia, ricercatrice per natura e professione, ha condiviso con l'Università di Bologna le sue molteplici esperienze di ricerca acquisite in anni di ricerca internazionale tra Francia, USA, UK, Cina. Prima Preside donna di una Facoltà medica Italiana dal 2001 al 2006, ha avviato il processo di collaborazione tra l’Università e l’Ospedale e di apertura/collaborazione tra il Policlinico e la città/area metropolitana di Bologna. Ha al suo attivo oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Ha dedicato quarant'anni della sua vita all'accademia lavorando sia come docente che come dirigente. È stata Primo Presidente dell’Osservatorio della Regione Emilia-Romagna sulla Formazione medico-specialistica, Componente del Consiglio Superiore di Sanità, Direttrice di Struttura complessa assistenziale presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, Direttrice di Dipartimento ad attività Integrata (Medicina Diagnostica e Sperimentale) del Policlinico Sant’Orsola di Bologna e Direttrice Scientifica dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli.
Ha fondato e presieduto per due anni la Rete Nazionale degli IRCCS Ortopedici. Ha attivato collaborazioni e partecipato a progetti sanitari di ricerca e formazione per Paesi Terzi (Benin, Namibia, Haiti, Cile).
Nel 2008 ha ricevuto dall’Università di Odessa la laurea ad honorem in Scienze mediche per la sua attività di ricerca medica. Nel 2011 ha ricevuto il premio nazionale “Minerva” per le attività di ricerca nel settore delle infezioni materno-fetali. La sua passione per la ricerca e per la vita l'hanno portata a dedicarsi costantemente anche all'arte in varie sue forme. In qualità di fotografa ha esposto regolarmente esposte in spazi pubblici nell’ambito di ART CITY Bologna. Le fotografie accumulatesi negli anni formano ora l’archivio fotografico MPLandini, che dal 2007 è parte degli archivi di Serendippo APS e che consta di oltre centomila fotografie divise per anno e per località, tipologia.


Serendippo APS
Fondata a Bologna nel 2008, Serendippo APS sviluppa progetti che intrecciano arte contemporanea, spazio pubblico e condivisione, con l’obiettivo di ripensare la relazione tra linguaggi artistici e tessuto urbano. Attraverso un approccio curatoriale attento alle dinamiche sociali e territoriali, Serendippo APS indaga da quasi vent’anni il potenziale dell’arte come dispositivo di ascolto, dialogo e trasformazione collettiva. Ha ideato e curato cicli espositivi, festival e interventi diffusi, tra cui M.oL.D. DeLOcalizzareMateriali (2011, 2012), Bologna al muro (2011), R.U.S.CO. (2016) e pubbliCITTÀ (2017 a oggi), attivando una rete di artisti, autori e cittadini nei quartieri e nelle strade di Bologna.
Con la creazione di spazi come PrimoPianoInternoSette e 5C Lab, l’associazione ha consolidato un lavoro di ricerca che attraversa arti visive, memoria dei luoghi e pratiche editoriali indipendenti. Nelle sue attività, Serendippo APS mantiene una visione di arte come esperienza situata, capace di interrogare i paesaggi contemporanei e di generare nuove forme di relazione tra individui e comunità.
Ha curato, tra gli altri, progetti per artisti come Zhang Dali, Mariko Mori e si è specializzata in talent scouting nazionale e internazionale.
Attraverso il marchio editoriale SerendippoPrint pubblica libri d’artista e materiali di ricerca dedicati alle pratiche contemporanee.
Oggi Serendippo APS prosegue il suo impegno come laboratorio di sperimentazione artistica e culturale, consolidando una linea di intervento attenta alle trasformazioni sociali, alle memorie condivise e alle nuove geografie urbane.
www.serendippobo.com

Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini
Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio, 2, Bologna, fino al 13 ottobre 2025
A cura di Serendippo APS
Promossa da Serendippo APS in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico
Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica, festivi 10.00 - 19.00
Chiuso il martedì
La biglietteria chiude un’ora prima.

Ingresso
Biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 4 | ridotto speciale 19-25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura

www.museibologna.it/archeologico 

TUTTE le foto pubblicate in questo articolo sono sottoposte a Copyrigt




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