Lunedì 19 ottobre: ultime rappresentazioni (mattina e sera) della commedia musicale scritta da Franca De Angelis sulla base delle testimonianze di don Zeno Saltini e del popolo di Nomadelfia. Tutti nomi eccellenti, come quello di Anna Cianca per la regia e di Leonardo Scarpa con i Maestri di scena, per la scenografia. “E’ uno spettacolo fortemente corale, in cui s’intrecciano le tante voci dei primi figli strappati dal riformatorio negli anni ’20, delle prime “mamme di vocazione” negli anni ’40, delle prime vittime di guerra, delle prime coppie di sposi negli anni ’50, e così via fino ad arrivare ai figli di oggi, gli stessi attori della commedia”. Volti espressivi, belli, puliti, di bambini e ragazzi di oggi ma con un’idealità senza tempo, che trapela da tutta la loro persona, per offrire al pubblico un valore cristiano di vita, un sogno d’amore. Quel sogno che ha permesso a laici e sacerdoti di unirsi a don Zeno per fondare il “Movimento della fraternità umana”. Una storia commovente quella della lotta del Movimento, per sopravvivere alle infinite difficoltà prima di ricostituirsi in quella nuova civiltà fondata sul Vangelo: Nomadelfia - legge della fraternità -.
Una rappresentazione attualissima anche nei contenuti, in cui si ritrova il teatro popolare, la commedia dell’arte, quella musicale, impulsi del teatro epico brechtiano. Un puro divertimento che lascia un sapore di sana commozione e di profonda riflessione. Uno spettacolo di popolo per il popolo. Originalissima la trovata del passaggio del cappello da un attore all’altro -nel ruolo di Zeno-, per segnare la sequenza nella vita del fondatore, fino a ritornare bambino, come se la morte non potesse mai dire l’ultima parola, per lasciare il posto al vero cambiamento, la Pasqua della vita.
Don Zeno nel ’41 afferma che “L’umanità presa nel suo insieme, a qualunque stirpe essa appartenga, nell’intimo segreto del suo cuore, soffre una comune mancanza e vive un solo desiderio: la completa conquista del bello, del giusto, del buono”. La commedia musicale, proprio come opera d’arte, rappresenta questo pensiero offrendo molto di più di qualsiasi altro settore dell’attività intellettuale umana. L’arte ci dice la vita illuminandola nelle sue profondità e nelle sue prospettive di oltrepassare volta per volta la materialità. È nel filo sottile di ogni biografia umana, -proprio come nella storia di ogni bambino o ragazzo della Comunità-, che si ritrova la bellezza dell’Altro, come l’Uomo con il volto di tutti gli esseri insieme. Con l’arte si solleva il mondo a una sfera più alta permettendo alla realtà di emergere in una luce ideale.
“I ragazzi di don Zeno”, un’opera d’arte da non perdere!
L’ingresso è gratuito. Si trovano molte pubblicazioni, dvd e altro, anche per bambini, e si prendono con una libera offerta. Certamente un modo molto bello, un dono reciproco, per entrare anche soltanto per un attimo, nel sogno d’amore di questa autentica Comunità.
Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione, 4 tel. 06 684391
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