CIA/Donne in Campo. SPECIALE EXPO 2015 - Qual è il contributo delle donne al comparto dell'agricoltura? Ecco qualche numero...
Redazione Martedi, 30/06/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2015
Qual è il contributo delle donne al comparto? Ecco qualche numero: il 9% delle imprenditrici opera nel settore primario, a fronte di una quota che tra gli uomini si ferma 6,6%. Anche negli anni della crisi il trend di nuove imprese agricole avviate da donne è crescente: sono aumentata in cinque anni di quasi il 13% compensando gli abbandoni. E vi è una particolarità: le imprese condotte da donne sono le più creative, quelle dove i criteri gestionali sono più manageriali. Il tratto di marcata modernità delle imprese agricole femminili è dato dalla spiccata multifunzionalità. In particolare, la multifunzionalità si concretizza nelle aziende gestite dalle donne in alcuni ben precisi ambiti, specialmente quelli più innovativi per il settore, come ad esempio le fattorie didattiche (fatte 100 le imprese agricole con fattorie didattiche annesse, 33,6 hanno un capo azienda donna), gli agriturismi (32,3), le attività ricreative e sociali (31,1) e la prima trasformazione dei prodotti vegetali (29,2), mentre non è affatto radicata la tendenza a svolgere lavoro per conto terzi (7,8), sistemazione di parchi e giardini (11,1) o produzione di energie rinnovabili (16,3). La produzione media dell'impresa agricola condotta da una donna risulta superiore a quella facente capo ad un uomo (28mila e 500 euro nel 2011 contro circa 24mila e 800 euro); ma lo scarto aumenta vertiginosamente se si considerano le aziende multifunzionali. In conclusione l'agricoltura al femminile produce più valore, è multifunzionale, è innovativa, è orientata al bio e a tutto tondo esprime il valore dell'agricoltura custode.
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