Mercoledi, 22/06/2022 - E’ stato il GRANDE CINEMA D’AUTORE a vincere quest’anno, alla 76a edizione dei Nastri d’Argento, il prestigiosissimo Premio assegnato dal 1946 dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, di cui fa parte anche chi scrive, unico di natura istituzionale e riconosciuto dal Mibact ‘di Interesse Culturale Nazionale’ insieme con il David di Donatello, promossi e organizzati dall’Accademia per il Cinema Italiano.
Il ‘Film dell’anno’ è Marx può aspettare, di Marco Bellocchio, mentre ha meritato sei Nastri, come Miglior Film 2022, anche per le attrici protagoniste Teresa Saponangelo e Luisa Ranieri, Paolo Sorrentino con il suo, E’stata la mano di Dio.
Con quattro Nastri, Mario Martone vince per la migliore regia, e con Ippolita Di Majo, sua compagna di vita e di lavoro, per la sceneggiatura di Qui rido io e Nostalgia.
Segnalato dai Giornalisti Cinematografici anche A Chiara, con un Nastro speciale all’autore, Jonas Carpignano e con il Premio Graziella Bonacchi all’attrice protagonista, Swamy Rotolo, la più giovane nel cast di quest’edizione che segna, tra l’altro, proprio tra i riconoscimenti dedicati alle attrici, il ritorno di due protagoniste già premiate un anno fa, Teresa Saponangelo (E’ stata la mano di Dio) che ha ottenuto anche il Premio Nastri/Wella per l’immagine e Miriam Leone per la commedia. Ed è ‘di Donna’ anche il premio alla regia dell’esordiente Giulia Louise Steigerwalt, pure autrice del soggetto e sceneggiatrice del film, con Settembre.
E senz’altro da segnalare un meritatissimo Nastro d’Argento Speciale alla sempre splendida ed inossidabile Laura Morante, omaggio al talento di un’attrice, da tanti anni, di levatura davvero internazionale, a dieci anni del suo esordio alla regia con Ciliegine, di cui è stata anche protagonista e sceneggiatrice, ed a poco più di quaranta dal primo incontro con il cinema, quello con il compianto Giuseppe Bertolucci in Oggetti smarriti e subito dopo con il fratello Bernardo ne La tragedia di un uomo ridicolo, accanto ad un mitico e commovente Ugo Tognazzi, non a caso premiato a Cannes con la Palma d’Oro per il miglior attore.
Un’opera prima, scritta con Daniele Costantini, in cui l’artista ha saputo mostrare uno sguardo lucido e implacabile sui sentimenti, le relazioni, le nevrosi del nostro tempo.
“Laura Morante, spesso candidata ai Nastri d’Argento e già premiata dai Giornalisti Cinematografici con il Nastro Europeo – ha dichiarato a nome del Direttivo Nazionale SNGCI, Laura Delli Colli, la storica Presidente – è tra le attrici italiane più amate non solo dal cinema d’Autore, dalla commedia italiana ed ora anche nella serialità ma, per esempio, dai grandi autori internazionali. Un buon motivo per assegnare il prestigioso riconoscimento proprio al suo talento, con il cuore tra Italia e Francia, dove, anche in veste di regista, ha mostrato una particolare sensibilità nell’esplorare tutte le sfumature del Femminile”.
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