Venezia - Sculture di stoffa di Louise Bourgeois esposte fino al 19 settembre
Ciani Rossella Giovedi, 29/07/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2010
Le sculture di stoffa di Louise Bourgeois sono esposte a Venezia presso la Fondazione Emilio Vedova fino al 19 settembre in una mostra dal titolo “The Fabric Works” a cura di Germano Celant in collaborazione con Jerry Gorovoy dello Studio Bourgeois, New York. Per creare i lavori esposti ha usato ago, filo, bottoni, fettucce di cordella da orlo e il tessuto dei canovacci da cucina: idea che solo ad una donna poteva venire, a nome delle donne di tutti i tempi. Noi donne abbiamo sempre guardato con affetto e con grazia gli strumenti del nostro lavoro, spregevolmente definito ‘donnesco’, poi una di noi, nata in Francia il 25 dicembre 1911 e morta in America il 31 maggio scorso, ha dato voce alle nostre emozioni trasformandole in arte. L’attenzione è rapita dall’idea e dalla capacità di questa artista, che ha colto l’arte nell’attaccatura dei bottoni, nel disporre “ad arte” i buchi in cui passare il filo, nell’avere visto nella quadrettatura degli asciugapiatti, un reticolo di fondo su cui stendere il colore del bottone e della fettuccia; facile da rifare, creativo l’averlo intuito per la prima volta. Ad accogliere i visitatori c’è un enorme ragno in acciaio, sotto cui si può passare con comodità – se ci si riesce emotivamente – ed è l’artista che lo dice: “…il ragno lo associo a mia madre, perché esso è un animale che va ad intrappolarsi negli angoli, perché gli angoli nascosti danno sicurezza. Ma lei non è intrappolata, anzi, cerca di intrappolare gli altri” . E tutte le tele rigate sono cucite e disposte a tela di ragno. Forse siamo ancora tutte molto intrappolate? L’arte ci libererà.
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