Login Registrati
I giovani e il linguaggio che non penalizza il genere

I giovani e il linguaggio che non penalizza il genere

UISP - Un organismo creato per coinvolgere i e le giovani tra i 18 e i 35 anni

Ceselin Elena Domenica, 01/07/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2012

In occasione del primo Forum nazionale giovani (Pisa, 21 e 22 aprile) si è costituito il Coordinamento giovani UISP, un organismo creato per coinvolgere i e le giovani tra i 18 e i 35 anni e per elaborare proposte di attività e di interventi specifici per questa fascia di età. All’incontro hanno preso parte una sessantina di ragazzi/e provenienti da tutta Italia, presidenti di società sportive, tecnici e dirigenti territoriali.

Nelle due giornate pisane il lavoro è stato realizzato dividendosi in tre gruppi tematici: attività, formazione , servizio civile, differenza di genere e comunicazione.

Il gruppo formazione, servizio civile, differenza di genere, dopo un’accurata analisi della situazione odierna sulla Formazione nel mondo UISP in qualunque settore, ha preso l’impegno di dare vita ad un corso di formazione propedeutico, imprescindibile per qualsiasi percorso formativo per dirigenti, tecnici o semplici soci UISP, incentrato sulla differenza di genere. Tale corso è studiato al fine di coinvolgere anche gli operatori e le operatrici del Servizio Civile Volontario che circuitano sui comitati di tutte le regioni italiane. Il tema delle differenze di genere è fondamentale, denota un chiaro distinguo tra un/a semplice operatore/trice e un/a educatore – operatore / educatrice - operatrice. Nella figura dell’educatore e dell’educatrice si delineano sensibilità e linguaggio che ribaltano i classici e ormai obsoleti stereotipi quotidiani.

Un/a educatore - operatore / educatrice - operatrice non è solo colui o colei che si occupa dell’attività ludica o sportiva, ma è anche quello/a che, mentre la pratica, educa bambini e bambine trasmettendo un messaggio di rispetto reciproco e di parità dei genere. Il primo passo semplice è cercare di lavorare sul linguaggio e sul non rendere implicito nel termine maschile anche l’immagine femminile: il capitano e la capitana di una squadra, il presidente e la presidentessa di un comitato, il giudice e la giudice di gara…piccole accortezze che delineano un rapporto paritario tra le persone e i ruoli professionali, che esplicitano la necessità di valorizzare a pari modo le figure sportive ed educative operanti sotto il nome UISP. Dal linguaggio si sviluppa la vera cultura di genere, si acquisisce la coscienza del diverso e che l’altro o l’altra sono importanti a pari modo in linea con il pensiero del Coordinamento Donne UISP nazionale, la cui responsabile è Paola Lanzon. Il cammino è lungo ed impegnativo perché per troppo tempo l’ovvietà ha prevalso sulle differenze, ma solo in questo modo è possibile ribaltare la cultura e dare coscienza di un fatto reale e che richiede evidenza. Coloro che partecipano alla vita UISP devono ritornare ad essere o diventare portatori e portatrici di forti valori educativi e culturali.



Elena Ceselin -Forum Nazionale Giovani Uisp

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®