I curdi in mostra a Trieste con le foto di Linda Dorigo
E' visitabile fino al 27 ottobre la mostra Imaginary Mountains con le immagini da Iran, Iraq, Siria e Turchia
Martedi, 22/10/2019 - E' visitabile fino al 27 ottobre la mostra Imaginary Mountains al Teatro Miela di Trieste, con le immagini da Iran, Iraq, Siria e Turchia frutto del lavoro in Medio Oriente della fotografa e giornalista Linda Dorigo.
L'incontro del 16 ottobre - “La montagna: ponte o confine?” - che ha visto il contributo con un collegamento dalla Siria di Lorenzo Cremonesi (inviato del Corriere della Sera) è stato l'introduzione ai temi della mostra che "indaga l’identità curda in Iran, Iraq, Siria e Turchia a partire dalla montagna. Montagna che, oltre a rappresentare l’elemento fisico naturale in cui vivono queste popolazioni, costituisce la chiave attraverso cui i curdi sono stati rappresentati dai primi viaggiatori occidentali in Mesopotamia. La stessa chiave interpretativa fatta propria dagli stessi curdi che, per descrivere la propria condizione di popolo tradito, ancora oggi usano lo slogan non abbiamo altri amici se non le montagne”.
Il progetto fotografico si è sviluppato tra il 2014 e il 2019 con l’intento di costruire un racconto lontano dagli stereotipi preesistenti e da quelli prosperati con l’ascesa dello Stato Islamico. Il lavoro ha visto la partecipazione diretta delle comunità, che sono state invitate a riflettere sulla montagna e sulla propria identità in maniera partecipativa. Oltre che dalle immagini scattate dalla fotografa, la mostra si compone anche di disegni, mappe, poesie e materiali d’archivio che gli stessi curdi hanno realizzato e donato allo scopo di veicolare una narrazione di sé stessi. Un racconto corale necessario per evitare di ricadere in una visione fatta “da fuori” in cui li stessi protagonisti non avrebbero trovato voce.
Linda Dorigo - Giornalista, fotografa e documentarista, ha lavorato negli ultimi dieci anni in Medioriente combinando il racconto sociale e antropologico con l’approccio dello slow-journalism. Le sue ricerche si sono focalizzate sulla fede e le minoranze etniche e religiose. Ha pubblicato il libro “Rifugio” (Schilt Publishing, 2015) dedicato alle comunità cristiane del Medioriente. Come fotogiornalista ha coperto i conflitti in Iraq e Siria e collaborato, tra gli altri, con Le Monde, L’Espresso, Die Zeit, Al Jazeera e Marie Claire.
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