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I Centri antiviolenza in Italia devono vivere e non sopravvivere

I Centri antiviolenza in Italia devono vivere e non sopravvivere

L’Associazione Nazionale D.I.RE (Donne In Rete contro la Violenza Sessuale) ribadisce l'importanza del lavoro dei centri antiviolenza

Lunedi, 08/08/2011 -
DOPO LE MINACCE DEI MESI SCORSI DA PARTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO, IL CENTRO ANTIVIOLENZA “ERINNA” NON CHIUDE: GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE LOCALE E NAZIONALE,

LA REGIONE LAZIO OFFRE LA DISPONIBILITA’ DI 100 MILA EURO PER MANTENERE LA STRUTTURA.

A SEGUITO DEL COMUNICATO STAMPA GRIDALO FORTE: L’ITALIA NON E’ UN PAESE PER DONNE!

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE D.I.RE (DONNE IN RETE CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE) RIBADISCE L’IMPORTANZA DEL LAVORO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA E CHIEDE NUOVAMENTE ALLE ISTITUZIONI DI SOSTENERE IN MANIERA ADEGUATA IL FINANZIAMENTO DELLE STRUTTURE SPARSE CHE RIMANGONO A RISCHIO CHIUSURA



L’Associazione Nazionale D.I.re, in rappresentanza di tutti i centri antiviolenza che coordina sul territorio nazionale e in mobilitazione permanente contro la chiusura di questi centri, fa un nuovo appello alle Istituzioni per un adeguato sostegno economico delle strutture in tutta Italia. Sottolinea come la mobilitazione unitaria e la campagna mediatica abbia sollecitato le Istituzioni locali a provvedere tempestivamente al ritiro della revoca anticipata fatta pervenire al centro Erinna a giugno 2011, retrodata al gennaio 2011 ovvero un anno prima della reale scadenza del rinnovo del bando che scadrà a febbraio 2012. In merito alla chiusura del centro antiviolenza Erinna di Viterbo riportiamo: il 3 agosto 2011 presso il Consiglio Regionale del Lazio, l’associazione Erinna ha incontrato l’assessore Aldo Forte, alla presenza dei consiglieri regionali Ivano Peduzzi e Giuseppe Parroncini, dell’assessore della provincia di Viterbo Gianmaria Santucci e della responsabile dell’Area Regionale delle Politiche Migratorie e Integrazione Sociale dott. ssa Valentina Mazzarella. L’assessore Forte, sostenendo l’importanza della presenza del centro antiviolenza Erinna quale unica realtà di riferimento per le donne vittime di violenza esistente nella provincia di Viterbo, ha ribadito che la legge 64/93 per l’istituzione dei centri antiviolenza non obbliga i centri alla residenzialità, ma ritiene sufficiente che il centro sia collegato in rete con le case rifugio e con i centri con ospitalità. Pertanto, l’associazione Erinna rientra a pieno titolo tra i soggetti destinatari del finanziamento regionale a sostegno dei centri antiviolenza. Si porta inoltre a conoscenza che è stato pubblicato sulla G.U. n. 91 – serie speciale – del 3 agosto 2011, il nuovo Avviso per il finanziamento di interventi finalizzati a “rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza”.

 





Dr.ssa Alessandra Bagnara Presidente D.i.Re

Donne in rete contro la violenza

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