Le donne nella Cgil - Storia di lotte e conquiste per la libertà e i diritti femminili. E di tutta la società italiana
Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2006
Una mostra fotografica che non “celebra", ma festeggia, come scrive Betty Leone nella sua introduzione al volume che la raccoglie, i cento anni della presenza delle donne nella Cgil. "La parola celebrazione sa sempre di avvenimenti passati, che vivono nel ricordo, mentre la Cgil è un corpo vivo fatto di donne e uomini che costruiscono il presente, forti di una identità che ha le sue radici appunto in una storia lunga cento anni."
La mostra, itinerante, testimonia la presenza delle donne in modo forte, nelle lotte e nella struttura del sindacato. Se le donne nei documenti ufficiali del sindacato sono in qualche modo occultate, le foto “non possono nascondere la presenza orgogliosa e fiera del corpo femminile”.
Mi piace ricordare che nella presentazione della mostra tenutasi recentemente presso la Provincia di Roma il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani ha dovuto riconoscere che l’assenza di una tale pubblicazione e di un libro (che non è un catalogalo, ma un volume vivo che raccoglie fotografie e riflessioni di donne: tutte di grande interesse) avrebbe significato un “vuoto” nelle iniziative per la celebrazione dei “primi” cento anni di questo sindacato dei lavoratori, ma anche delle lavoratrici.
Con battaglie, modificazioni organizzative, ma soprattutto con tanta tenacia, le donne nella Cgil hanno conquistate un posto di prim’ordine e il sindacato, accogliendole, ha potuto mettere al centro della propria iniziativa non solo il lavoro e le relazioni industriali, ma le persone a tutto tondo con la loro “vita vera”. Il voluminoso libro che illustra la mostra contiene saggi di Barbara Imbergamo, Anna Scattigno, Simona Lunadei, Maria Luisa Righi, Nadia Caiti, Maria Grazia Ruggerini e Francesca Koch che analizzano il rapporto stretto tra il lavoro e l'emancipazione femminile, come fonte di autonomia personale, di ruolo sociale, di libertà. Il lavoro come luogo in cui 'la propria storia personale è espressione di una condizione femminile che produce una rappresentazione e una forza collettiva'. Altro filone raccontato attraverso le foto è quello dell'impegno politico delle donne: nato dalla necessità di rivendicare diritti per il lavoro femminile, ha poi 'aperto grandi questioni che hanno contribuito a modernizzare la società italiana, come per la tutela delle lavoratrici madri e per la parità salariale'. Un passaggio dell'intervista ad Alba Orti ben sintetizza la peculiarità delle donne, la loro capacità di mettere in relazione 'il dire e il fare', che nel sindacato ha trovato la possibilità di affermarsi. La scelta di presentare non solo le donne nei luoghi di lavoro, ma anche la loro presenza nelle lotte e nella struttura del sindacato é una esplicita chiave di lettura del ruolo e del peso che in maniera graduale, ma costante, le donne hanno acquistato nella Cgil. Presenza delle donne che si modifica nel tempo: considerate, anche se in maniera larvata, “pericolose concorrenti sul mercato del lavoro in quanto disposte per una molteplicità di fattori ad accettare paghe inferiori” fino al passaggio nella seconda metà degli anni settanta che le vede criticare i modelli organizzatavi, considerati maschilisti, con la messa in discussione di conseguenza del modo di lavorare nell’organizzazione, dei tempi, fino alla critica dei criteri adottati per la formazione dei gruppi dirigenti. Insomma una storia lunga un secolo, di lotte, fuori, ma anche “dentro”.
Il volume raccoglie una copiosa documentazione fotografica che è stata reperita in vari archivi e strutture sindacali e il percorso delle immagini si snoda attraverso due itinerari: cronologico e tematico. Non di poco conto quanto sottolineato da Lucia Motti, curatrice del volume, a proposito della utilità del lavoro di ricerca. "Il sessantennale della Resistenza, e quello della promulgazione della Costituzione dell'accesso delle donne alla piena cittadinanza politica con il diritto di voto, hanno costituito il terreno favorevole a una miriade di iniziative di ricerca e riflessione, a livello nazionale e locale, che hanno aperto nuovi scenari e proposto inedite letture non solo della storia delle donne nell'Italia repubblicana, ma del processo di modernizzazione dell'intero Paese". Insomma una mostra e un libro che illustrano 'quanto e come sia cambiata la società italiana in un secolo' e come e quanto le donne, 'cambiando se stesse abbiano significativamente inciso sul quel cambiamento'.
(13 novembre 2006)
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