Le sue sculture traggono ispirazione da una visita alle grotte di Postumia, in Slovenia
Le sue sculture traggono ispirazione da una visita alle grotte di Postumia, in Slovenia, Hélène ne parla cosi
«Stalagmiti, stalattiti, città di anime pietrificata, un mausoleo sacro! Lavorare i materiali, sperimentare la plasticità di ogni scultura è coinvolgente, plasmare a 360 gradi, girando attorno all’opera. Spazio, tempo e materia diventano un tutt'uno inscindibile, una simbiosi. Lavorare sulla forma pura intesa come volume dello (nello) spazio è affascinante. Per questo mi ispiro ai liquidi, alla forma che generano e alle ossa animali o umane che racchiudono una simbologia di autogenerazione, di mutazione, di sublimazione; senza dimenticare le stalagmiti cosi dense, cosi sature di gravità e massificazione».
La scultura è l'espressione prediletta ma un incidente di lavoro segnò l’interruzione dell’attività plastica per un anno e mezzo. In questo periodo Hélène ha indagato il linguaggio digitale aprendosi ad altre possibilità attraverso l’arte frattale. Questo le ha permesso di realizzare ciò che è inimmaginabile in scultura, un’evanescenza tutta nuova. (Foto 5, Creation)
L’artista, nel lavoro frattale, cerca ugualmente i segreti della natura e con il computer sia la gamma di colori che il campo di indagini permettono di sintonizzare frequenze algoritmiche che sostengono la realtà.Partendo dai suoi studi sulla anatomia e la fisiologia, Hélène Foata si è resa conto che sotto l'immagine più piccola visibile al microscopio esiste un reticolo immateriale di figure geometriche che si ripetono e si evolvono all'infinito in maniera simile ma non uguale. (Foto 6)
Ho chiesto a Hélène di precisare meglio ciò che, pur affascinandomi, non conosco.Questo "tessuto" di immagini è composto da frattali. Benoit Mandelbrot, matematico diell’IBM negli anni '60, decise di inserire una formula chiamata Julia, in omaggio al matematico del XX secolo che l'aveva inventata, e si crearono i primi frattali come una magia nel computer. Un flusso di movimenti più o meno organici che si generava con naturalezza. In natura tutto si assomiglia, neuroni e alveoli polmonari, rami e radici di un albero parlano il linguaggio frattale costituito da algoritmi matematici. (Foto 7 unique)
Algoritmi orientati o fissati da Hélène nelle creazioni elaborando e decidendo il momento della conclusione dell’opera sulla base dei suoi criteri di cromia e di contenuto. (Foto 8 Cy)https://www.facebook.com/HeleneFoata/ (page)
instagram : helenefoataofficialart
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