Il Festival delle Arti di Villa Fogliano a Latina, nel pomeriggio del 26 luglio, ha ospitato l'evento organizzato dal Centro Antiviolenza Lilith con le Lavoratrici della Fabbrica pontina Tacconi Sud
Venerdi, 27/07/2012 - Con il termine "habeas corpus" si vuol indicare l'istituto giuridico che, oltre 800 anni fa, per la prima volta ha sancito una limitazione del potere politico sul corpo delle persone. Ieri "Habeas corpus" ha dato il titolo all'evento voluto da due gruppi di donne, impegnate ognuna nel proprio campo, nella difesa estrema dell'inviolabilità dei loro corpi. Il Centro Donna Lilith da sempre è attivo sul territorio pontino nella lotta ad ogni forma di violenza di genere e nel suggestivo scenario del Lago di Fogliano ha reso partecipe la città del nuovo ed importante obiettivo raggiunto con l'aggiudicamento del bando per l'apertura delle due case di proseguimento, grazie al finanziamento del Dipartimento delle Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri. Insieme alle donne di Lilith ieri c'erano le Operaie della Tacconi sud, una fabbrica che ha rischiato di chiudere per i soliti "giochi" d'interessi altrui; ma loro, Rosa e le altre, hanno presidiato i capannoni della struttura per oltre 500 giorni - notte e giorno - fino all'epilogo finale: la stipula di un contratto d'affitto di quegli stessi capannoni industriali, assegnati poi ad un Curatore fallimentare ed a un imprenditore con la garanzia del rientro di tutte le lavoratrici. Due diversi scorci di vita vissuta quelli andati in scena, ieri, in un caldo pomeriggio di fine luglio, tra il verde degli alberi di un luogo incontaminato, il lento sciabordio del lago e le melodiose note di brani musicali....il tutto ad accompagnare la lettura del diario di bordo dell'occupazione della Tacconi e la narrazione di due delle tante storie di donne passate per il Centro Donna Lilith e rinate, dalle proprie ceneri come la Fenice.....convinte, fino a quel momento, che per loro la vita fosse sole botte ed umiliazioni. Storie di donne a confronto, storie di donne i cui corpi troppo spesso divengono "proprietà altrui", storie di donne che sono speranza e forza per altre donne.
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