In scena fino al 26 febbraio “Non esistono piccole donne”, spettacolo tratto dall’omonimo e fortunatissimo libro di Johannes Bückler (People editore)
In scena fino al 26 febbraio all’Off Off Theatre di Roma lo spettacolo “Non esistono piccole donne”, tratto dall’omonimo e fortunatissimo libro di Johannes Bückler (People editore), che evoca le battaglie di alcune donne del passato: dalle più eroiche, come la partigiana Rita Rosani, alle più tragiche, come la deportata Savina Ruper e alla testarda campionessa di ciclismo Alfonsina Morini Strada. Non mancano anche le storie di chi, pur essendo altrettanto determinata, forse non ha raggiunto lo stesso apice di eroismo o di eccellenza sportiva, ma è comunque stata una pioniera indiscussa ed ha fatto compiere un passo avanti alla marcia verso l’uguaglianza, anche a costo di enormi sacrifici, dileggio e allontanamento dalla propria comunità. Come la giovane siciliana Franca Viola, per esempio, che, dopo essere stata violentata dal suo corteggiatore per costringerla a sposarlo, si ribellò al matrimonio riparatore, la regola imposta ad una donna per ripristinare il suo onore.
Donne che hanno segnato la storia e che hanno pagato spesso un prezzo molto alto per riuscire ad asserire la propria libertà, il diritto di esercitare la professione che volevano, l’indipendenza, o anche solo la possibilità di indossare i pantaloni. Donne non soltanto come vittime della storia, silente folla di senza nome travolte dalla guerra, dalla pestilenza e dalle catastrofi che hanno scosso il mondo, ma anche protagoniste della storia, da celebrare e da non dimenticare. Antenate che dovremmo tutti e tutte conoscere meglio. Per fortuna oggi se ne parla di più, anche se ancora molto poco. Lo spettacolo si apre infatti con la sconsolata constatazione che una percentuale minuscola di vie e piazze è intitolata a donne, nella quasi totalità sante e martiri.
C’è insomma ancora molta strada da fare, ma il cammino è segnato, le nostre bisnonne ce lo hanno indicato e indietro non si tornerà. Brava Camilla Filippi che impersona tutte le protagoniste con talentuosa versatilità. La voce fuori campo è di Francesco Montanari, la regia di Suzy Laude. Uno spettacolo adatto anche ad un pubblico giovane e giovanissimo per integrare gli studi e scoprire chenella nostra storia, oltre a generali, statisti e condottieri, c’è stata una schiera di atlete, guerriere, partigiane, artiste, legislatrici, attiviste, sindacaliste, filosofe, scienziate…. una “vertigine della lista” che ci fa sentire orgogliose. E sembra impossibile che molte di loro siano ancora relativamente sconosciute!
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