Conclusa a Roma la mostra-evento 'Tina Modotti: Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due mondi'. Apprezzata da un folto pubblico di tutte le età
Grande successo di pubblico per la mostra-evento ‘Tina Modotti: Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due mondi” ospitata alla Casa Internazionale delle Donne di Roma (3/7 maggio). Un’affluenza numericamente cospicua, di persone di tutte le età e in prevalenza femminile,ha segnato in modo costante le varie giornatefacendo registrare una attenta partecipazione anche alle iniziative che hanno accompagnato l’esposizione.
“È stato un vero piacere registrare un così alto flusso di pubblico che abbiamo visto appassionato, competente e moltocurioso. Tante persone hanno ‘scoperto’ Tina Modotti, tante hanno potuto cogliere aspetti poco noti della sua vitapolitica o professionale, altre hanno avuto modo di rivisitare e apprezzare ciò cheera già loro noto” spiegano le organizzatrici.
In realtà l’iniziativa romana era attesa poiché Modotti non è celebrata né conosciuta come meriterebbe per il significato e l’originalità delle sue scelte di vita, decisamente non consuete, per una giovane vissuta a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Meriterebbe anche maggiore attenzione e divulgazione il significato della sua produzione fotografica, che ci ha consegnato volti e storie di straordinaria intensità e importanza.
“Siamo molto soddisfatte per l’attenzione suscitata dalla nostra iniziativa, che voleva prima di tutto essere un omaggio alla donna e alla militante che si è spesa coraggiosamente accanto ai diseredati, dedicandosi generosamente alla lotta politica, attraversando continentie spendendo la sua vita ‘fra due mondi’, appunto”.
La mostra ha proposto una selezione di 60 foto scattate fra il 1923 e il 1930, provenienti dalla Collezione della Fototeca Nazionale dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia (INAH) de Pachuca, Hidalgo, Messico. Con le foto sono stati esposti 15 pannelli con poesie e testi sulla vita di Tina Modotti, frutto di una attenta ricerca, consultando molti testi di varie autrici
L’iniziativa ha voluto essere un contributo teso a ricostruire la personalità della donna che, oltre la fotografia, nelle ultime fasi della sua vita è stata impegnata come militante politica in quanto componente del Partito comunista e dirigente delle Brigate Internazionali del Soccorso Rosso.
L’esposizione, su proposta dell’Associazione culturale 8 Marzo onlus, è stata realizzata in collaborazione con NOIDONNE TrePuntoZero e con la Casa Internazionale delle Donne di Roma. L’allestimento, l’accoglienza e tutta l’organizzazione ha contato sul lavoro volontario delle associate, così come generosa è stata la partecipazione degli artisti e delle artiste al pomeriggio inaugurale. Aperta con il saluto di Antonella Petricone (vicepresidente Casa Internazionale delle Donne di Roma), Costanza Fanelli (presidente NOIDONNE TrePuntoZero) e Ada Scalchi (presidente Associazione culturale 8 marzo onlus), la cerimonia è stata sugellata dalla avvolgente performance di Susy Sergiacomo, Eleonora Tosto (canto) e Matteo Bottini (chitarra) che, con la regia Tonino Tosto, hanno regalato parole e atmosfere poetiche dedicate a Tina Modotti da Pablo Neruda e Rafael Alberti.
Grande l’interesse suscitato dalle riflessioni portate alla tavola rotonda da Maura Cossutta (Casa Internazionale Donne Roma), Luciano Del Castillo (giornalista e fotografo), Angélica Rodriguez (docente, divulgatrice culturale), Virginia Vittorini (storica dell’arte) che hanno messo a fuoco vari aspetti della personalità e della professionalità di Tina Modotti.
Nella giornata di chiusura della mostra-evento, Silvia Di Tosti (presidente associazione Librinfestival) e Maria Antonietta Sartori (Associazione 8 marzo onlus) hanno conversato con Gabriella Ebano, autrice di ‘Tina Modotti. Fuoco che non muore’.
La mostra“Tina Modotti, Donna, Fotografa, Militante: una vita fra due mondi” è un progetto dell’Associazione culturale 8 Marzoonlusin stretta collaborazione con la Segreteria di Cultura del Governo del Messico e di uno dei più importanti archivi fotografici di Tina Modotti, nel periodo in cui la fotografa italiana visse in Messico (1923 – 1930).I materiali, gentilmente concessi, provengono dalla Collezione del Sistema Nazionale di Fototeche (SINAFO) dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) della Città di Pachuca Hidalgo, Messico, che si occupa di difesa, formazione, diffusione e tutela della Cultura Umanistica a livello nazionale e internazionale. L’importante progetto è il frutto del lavoro realizzato dall’Associazione e dal Coordinamento Tina Modotti allo scopo di riportare in Italia la ricchezza iconografica del patrimonio culturale del Messico prodotto dall’artista italiana testimoniandolo attraverso 60 immagini tratte dai negativi degli archivi dell’INAH che corrispondono al 71% del patrimonio totale del Fondo Fotografico di Tina Modotti.
La Collezione della Fototeca Nazionale (Fondo Modotti) conta di un archivio fotografico di 94 immagini originali (84 negativi e 10 slide) scattate fra il 1923 e il 1930 che costituiscono il Patrimonio del Sistema Nazionale di Fototeche dal 28 agosto del 1979, data in cui le foto furono donate da Carlos Vidali, in rappresentanza del padre Vittorio Vidali, Deputato di Trieste del PCI e Senatore della Repubblica negli anni ’60, e ultimo compagno della fotografa.
Referenti del progetto: Ada Scalchi, coordinatrice e responsabile del progetto;JeanMariePouget, responsabile allestimento tecnico; Rosa Angélica Rodríguez Villalba, consulente e divulgatrice culturale.
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