Domenica, 25/12/2022 - L’artista Kyrahm, conosciuta per la sua arte estrema tra live art, performance art, videoarte e cinema sperimentale, con premi e riconoscimenti importanti in Italia e all’estero, torna a Roma con GRAAL Human Installation XXIII.
Durante la nuova performance, persone originarie da diverse parti del mondo effettueranno un prelievo di sangue in un rituale antico. L’intenzione è portarlo poi in una riserva Indiana in Arizona per utilizzarlo come nutrimento per la coltivazione di un fiore nelle Terre dei nativi, spazi "concessi" a coloro che dovrebbero esserci di diritto.
La raccolta del sangue è parte di un processo de de-significazione dei simboli del predominio occidentale dove il versare sangue in un terreno non è sinonimo di guerra, ma è un atto d'amore.
Nella performance art a differenza del teatro tutto ciò che avviene è reale, non c'è interpretazione. Nessuno reciterà. La performance art ha origini antichissime, ma sul fronte occidentale è dagli anni Sessanta che assistiamo prima con l’azionismo viennese e con la body art estrema poi alla "violazione" della carne, vissuto come un evento epocale.
L’opera vede il coinvolgimento di artisti e persone note nella scena underground europea. Tra gli ospiti Alessandro Kola, fondatore del progetto di Fakir-Show&Suspension “Freak's Bloody Tricks”, Bloody Cirkus, Fabio Cappa, Antares Misandria.
Il canto del soprano Giulia Nardinocchi, la cadenza techno del dj Jozimar, la danza africana di Keba accompagneranno l’azione in un incontro di corpi, linguaggi artistici, poesia in una nuova chiave ritualistica urbana che vuole ribadire che l’umanità è un unico tessuto ed il sangue uguale per tutti.
Alle 23:00 dell'8 gennaio ora italiana avverrà durante la performance, che inizierà alle 21.40 con una serie di azioni anche estreme, un abbraccio di pace tra persone che nel loro paese di origine sono in conflitto. Simultaneamente alla stessa ora ci saranno altrettanti abbracci di solidarietà in diversi paesi del mondo.
Kyrahm è un'artista italiana operante nell'ambito della performance art, la videoarte ed il cinema sperimentale. Nel 2008 ha fondato il movimento artistico-performativo Human Installations ed avviato il sodalizio professionale con la regista e performance artist Julia Pietrangeli. Ogni performance diviene così un progetto di videoarte che prende parte a rassegne, festival ed esposizioni in Europa, America Latina e Stati Uniti. Nello stesso periodo incontra l’artista americano Ron Athey a cui dedica “Sacrifice” performance estrema sul rapporto tra body art ed iconografia cristiana, dove piange lacrime di sangue togliendo aghi inseriti nell'arcata sopraccigliare.
ll suo lavoro è oggetto di studio presso scuole d’arte, Accademie ed Università in Italia e all’estero ed ha ottenuto premi e riconoscimenti (premio arte laguna di Venezia, miglior video sezione comizi d’amore festival del cinema arcipelago) diventando nel corso degli anni uno dei punti di riferimento della live art italiana al punto da essere spesso citata e/o coinvolta in progetti da esponenti della cultura mainstream che attingono dalla sua ricerca.
L’opera sarà oggetto di un documentario di Kyrahm e Julia Pietrangeli (nomination premio globo d’oro 2019, miglior regia sezione documentario social world film festival)
Lascia un Commento