La tecnologia non è autonoma e sovrana né può essere scissa dall’etica
Mercoledi, 27/01/2016 - In un incontro interessante e segnato da qualche contrasto di parte svoltosi il 26 gennaio alla Libreria delle Donne di Milano, nell’affrontare il tema dell’”utero in affitto” o “gravidanza per altri”, le relatrici e la maggior parte dell’uditorio hanno posto l’accento sul valore fondante sul piano personale e sociale della relazione materna, quella che per la specie umana, non diversamente dalle altre specie animali, si stabilisce tra la donna gravida e il suo futuro bambino e che non cessa con la nascita di questi, ma si protrae e si arricchisce nel tempo costituendo e costruendo l’unica identità soggettiva di cui il nato o la nata possono disporre nei primi loro mesi di vita.
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