A cura di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media
L’amicizia, l'amore, l'economia e non soldi ma oro,oro,oro!
Una eccellente narrazione su l’amicizia, l'amore, l'economia e non soldi ma oro, di Stephen Gaghan, Patrick Massett e John Zinman che hanno firmato la brillante sceneggiatura di “Gold”.
Una storia vera dell’ascesa e caduta di una compagnia mineraria realmente esistita, la Bre-x, il cui l’amministratore, che nel film si chiama Kenny Wellsè interpretato da Matthew McConaughey,
E’ spinto dalla voglia di trovare dell'oro a tal punto da sognare l'Indonesia, dove crede che il nobile metallo sia sicuramente lì, ma soprattutto seguendo l’idea del geologo Michael Acosta interpretato dal 40enne Edgar Ramirez.
Nessuno vuole mettere soldi e investire nell’impresa ma Wellsè convince l'illustre geologo Michael Acosta, che fino ad allora non ha a sua volta trovato investitori disposti a dargli una mano, a cercare l’oro.
E da qui che nasce l’amicizia che durerà per sempre. I dialoghi di Massett e Zinman tengono lo spettatore/ice incollato/a allo schermo.
In quanto a l’oro sarà difficile a trovarlo ma non impossibile, nonostante la frode a danno persino di Wall Street. L'oro è da sempre una calamita potente capace di attrarre masse di diseredati e ancora oggi, è in grado di allestire bolge infernali che purtroppo non si collocano nell'aldilà.
La febbre che provoca in questo caso non è quella di matrice chapliniana ma fa comunque alzare la colonnina di mercurio del mercato azionario coinvolgendo operatori attratti da un miraggio che ha i contorni della realtà.
Con i pochi mezzi a disposizione e nonostante la malaria, i problemi degli operai, riescono a realizzare il loro sogno. Ma come nella vita gli intoppi sono in agguato.
L'importante è avere almeno un pò del carattere del protagonista, che continua imperterrito a cercare e a non rinunciare mai ai suoi obiettivi.
E l’Amore. Perché tutto fa L’Amore.
Nel cast troviamo anche "colei che correva coi tacchi a spillo" Bryce Dallas Howard e l'ex villain di "Ant-Man" Corey Stoll. Due donne pazze per amore, maternamente protettive ma con certo garbo. Due donne fondamentali. L’amore eterno di Kenny Wells capisce molto prima di lui cosa sta per succedere ma non è ascoltata. L’altra che cerca di acchiappare lui e l’oro lo fa con cognizione di causa.
McConaughey ci regala un'altra performance magnetica, costruisce uno di quei personaggi border line che tanto gli piacciono con un'adesione che sprizza da tutti i pori il piacere per ogni singola inquadratura.
Come star maschile, disposto a modellare il proprio corpo sul personaggio che sta interpretando, di cui è stato campione Bob DeNiro, Matthew McConaughey, conclamato sex-symbol che si ridusse pelle e ossa in Dallas Buyers Club, vincendo un Oscar, per questa interpretazione, è ingrassato di venti chili, ha rinunciato ai capelli e ha inforcato una protesi dentale da castoro per impersonare l'anti eroe di Gold.
Kenny Wells è l'erede di un importante imprenditore minerario. In pochi anni la fortuna, grazie anche all'alcol, gli volta le spalle e si trova sull'orlo del fallimento. Riesce però ancora a raccogliere una somma di denaro che gli consente di sostenere l'impresa del geologo Michael Acosta, che sembra aver scoperto nella inesplorata giungla indonesiana uno dei più grandi giacimenti auriferi del mondo. I dollari ricominciano ad affluire e Wells ridiventa un uomo ricco.
Pur molto diversi, i due uomini condividono fallimenti e ferite simili. Decidono quindi di associarsi in un patto firmato su un tovagliolo di carta: vada come vada, a ciascuno toccherà il 50% di quel che la sorte riserverà loro. Dopo un lungo e duro lavoro, scoprono ciò su cui nessuno avrebbe scommesso: il giacimento più ricco del mondo.
Non interessa infatti se l'affare dell'oro sia vero o tarocco: importa solo il miraggio di favolose ricchezze da acquistare con poca fatica e molta spregiudicatezza, secondo la più autentica vocazione del capitalismo e dei suoi adepti.
, "Gold - La Grande Truffa" quindi narra la vicenda di un imprenditore minerario che, dedito troppo al bere e dopo il conseguente tracollo finanziario della società paterna, decide di investire quel poco di capitale rimastogli nell'impresa di un geologo che lo convince dell'esistenza di una grossa miniera d'oro in Indonesia. in seguito all' estrazione del prezioso metallo, il protagonista ed il suo socio raggiungono velocemente un ingente benessere finanziario che li induce a coinvolgere nella loro affari altri soci.
L’amicizia e l’amore, dunque, in questa regia di Stephen Gaghan, che ha vinto un Oscar come sceneggiatore per "Traffic", sono più importanti dell’oro stesso.
Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes. Gold - La grande truffa è 4° in classifica al Box Office, ha già incassato € 26.056,00 e registrato 4.838 presenze.
Questo è un racconto che va goduto dall'inizio alla fine senza alcuna consapevolezza del 'cosa accadrà dopo'.
Il titolo originale "Gold" va dritto al punto in modo da far sì che chi ricorda gli eventi risalga al resto ma che chi invece ne è ignaro continui ad esserlo fino alla visione per godersi le svolte della narrazione.
Il film offre l'occasione per una riflessione su come il mondo dell'economia non solo da oggi,qui siamo negli anni'80, sia affidato a 'esperti' apprendisti stregoni che creano più danni che vantaggi.
Lascia un Commento