CHIEDI AL CRASFORM - Prima parte del glossario di genere, lettera A
Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2006
Analisi di genere dei bilanci pubblici (Gender Budget Analysis)
Analisi delle spese e delle entrate di un bilancio pubblico, con riferimento alle diversità d’effetti che hanno per le donne e per gli uomini. L’analisi di genere dei bilanci pubblici non produce bilanci separati per sesso né persegue l’aumento delle spese per programmi destinati alle donne. La sua specificità è negli strumenti: la valutazione ex ante del bilancio e il monitoraggio ex post dei suoi esiti.
La scelta di analizzare i bilanci è giustificata dal fatto che il bilancio di uno stato riflette l’equilibrio dei poteri in una società; è quindi una dichiarazione politica, non semplicemente un documento economico. L’impatto delle scelte di bilancio è solitamente ritenuto neutro: l’obiettivo dichiarato è servire l’interesse pubblico ed i bisogni degli individui. Il bilancio sembrerebbe quindi lo strumento di politica economica neutrale per eccellenza. Per come viene presentato solitamente non c’è alcuna menzione di uomini o donne. Questa apparente neutralità di genere è meglio descritta come ”cecità”. Il modo in cui i bilanci pubblici sono presentati ignora completamente la diversità tra uomini e donne rispetto a ruoli sociali, capacità e responsabilità. Analizzare i bilanci in un’ottica di genere aiuta a demistificare la loro apparente neutralità
Fonte: Relazione sul gender budgeting - la costruzione dei bilanci pubblici secondo la prospettiva di genere della Commissione per i diritti della donna e le pari opportunità approvata dal Parlamento Europeo il 16 giugno 2003
Ulteriori informazioni: Risoluzione del Parlamento europeo sul "gender budgeting" - La definizione dei bilanci pubblici secondo la prospettiva di genere (2003)
Azione positiva
Insieme di misure indirizzate ad un gruppo particolare con l’obiettivo di eliminare e prevenire la discriminazione o di compensare gli svantaggi derivanti dagli atteggiamenti, dai comportamenti e dalle strutture esistenti.
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Le principali fonti utilizzate sono:
• Commissione Europea, “100 parole per la parità. Glossario dei termini sulla parità tra le donne e gli uomini” a cura della Direzione Generale “Occupazionale, Relazioni Industriali e Affari Sociali”;
• Ministero Pari Opportunità “Glossario dei termini relativi alle politiche comunitarie dei fondi strutturali (FSE, FESR)”, a cura di ISFOL – Unità Pari Opportunità per conto del Dipartimento per le Pari Opportunità, 2002, reperibile sul sito web del Ministero;
• ISFOL, “Glossario per la spiegazione rapida ai termini e alle sigle più frequentemente utilizzati nell’ambito dell’attività di valutazione, in particolare riferita al Fondo Sociale europeo”, reperibile sul sito web dell’ISFOL;
• “Glossario del Fondo Sociale Europeo”, reperibile in lingua italiana sul sito web del Ministero dell’Istruzione.
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