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Gloria Vanni: Dieci tele per Sapori d’Oriente

Gloria Vanni: Dieci tele per Sapori d’Oriente

Fino al 2 giugno: personale a Casciana Terme (Pisa)

Mercoledi, 29/04/2009 - “Amo la libertà, il rispetto, l’educazione, dire ho sbagliato e chiedere scusa.
Amo l’incontro, il confronto, condividere, dare, ricevere.

Amo viaggiare, curiosare, fotografare, ascoltare, scoprire, scrivere, leggere, cucinare, andare in bicicletta a Milano e ovunque ce ne sia la possibilità. Amo la musica,

i silenzi, i dettagli.

Amo la natura, soprattutto il mare e le barche a vela.

Amo realizzare i sogni e so di essere fortunata: sono risorta dalla cenere varie volte grazie alla mia voglia e determinazione di trasformare un sogno in realtà.




Parole di Gloria Vanni, nata a Genova il 21 giugno 1957. Cresciuta di fronte al mare, è uno spirito vagabondo, artista, artigiana, giornalista, sempre pronta a innamorarsi di libri, persone, storie, luoghi, progetti, sempre pronta a partire. Vive e lavora a Milano.

“10 tele per Sapori d’Oriente” è un allestimento in corso fino ai primi di giugno in un delizioso ristorante a Casciana Terme (Pisa).



Parlando di te stessa, tu affermi di cercare di "trasmettere emozione, divertimento, energia, piacere". Nelle tue opere c'è però anche molta cultura, proverbi travestiti da slogan, oppure sogni universali da realizzare. Quanto può insegnare l'arte?

Credo che l’arte più che insegnare possa proporre spunti di riflessioni, possa essere il punto di partenza per nuovi pensieri e orizzonti. Soprattutto quando, come nelle mie tele, sei invitato a toccarle, sfiorarle, accarezzarle per sentirne anche la corposità, per percepire con il tatto la materia che ti viene incontro insieme a colori, immagini, parole…



Tu hai una capacità poetica di sintesi che smaschera gli stereotipi e le manipolazioni tipiche della comunicazione contemporanea: dai mass media, al design, alla pubblicità... Perché la tecnica del collage riesce a fare tutto questo?


Il collage è una tecnica usata dai grandi artisti del secolo scorso. Oggi più che mai, il collage è un ideale mezzo di “comunicazione globale”, tanto più usando titoli, occhielli e frasi di giornali… In fondo i miei pensieri sono quelli di tanti, io li scelgo per un progetto, sono frammenti che comunque mi/ci appartengono… per me è un modo di continuare a comunicare, prima attraverso i giornali, ora tramite le tele.



Quali sono i tuoi progetti futuri?

Creare e condividere, cioè impegnarmi al 100 per cento nel realizzare tele (ce ne sono alcune che voglio fare da anni!) e promuovere la divulgazione e vendita del mio lavoro tramite eventi, concorsi, mostre…





a cura di Elena Ribet

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