Della Shoah, anche gli ultimi
Testimoni se ne vanno,
son morti, spenti dal tempo.
Profeti di Storia i corpi. Fari d’ombra
ci restano lacci e capelli nel campo
il diario d’un bacio mai dato,
l’amore negato alla bambina
di Praga: Miriam, o chissà
come si chiamava, quel fumo,
senza più un cognome.
Che fu deportata è certo,
ma era forse a primavera?
Perché nulla restasse, a prova
della soluzione finale, freddi
e disperati: tutto hanno bruciato
i carnefici, pur essi perduti, sparsi,
annichiliti e rabbiosi in ritirata.
Ma prima, anche quest’ordine
andava eseguito, marchiato
a fuoco... Ora solo la notte resta
maceria d’inchiostro la voce
incenerita della neve, a ricordarci
l’infamia che può tornare, assoluta.
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