'Gli anni belli': una generazione si racconta ascoltando i Nirvana
In sala dal 7 febbraio, distribuito da Bendico, il film d’esordio del regista Lorenzo d'Amico De Carvalho, co-sceneggiato da Anne-Riitta Ciccone, con Maria Grazia Cucinotta
Martedi, 01/02/2022 - Chi di noi non ha vissuto, da adolescente, almeno un’estate indimenticabile, ascoltando la musica giusta con gli amici giusti e, forse, scoprendo il primo amore? Proprio una stagione come questa, vissuta da Elena, 17 anni nel 1994, amante dei Nirvana e pasionaria in erba, è l’oggetto della commedia “Gli Anni Belli”, che raccontando gli anni Novanta vissuti da un’intera generazione, segna l’esordio alla regia di Lorenzo d'Amico De Carvalho, con protagonisti Maria Grazia Cucinotta, Ninni Bruschetta e Romana Maggiora Vergano. Il film, distribuito da Bendico, uscirà in sala il 7 febbraio.
“Gli anni belli – racconta il regista - è il racconto di formazione di una generazione, la mia, in cerca di Rivoluzione in un mondo dove ci veniva detto che la Storia era ormai finita. Nati in una società super-privilegiata, la fine della guerra fredda e il procedere dell'integrazione europea, ci promettevano un futuro di pace, libertà, ed eterna crescita economica. Un mondo perfetto, contro il quale sentivamo comunque l'urgenza di ribellarci. Il modo migliore di affrontare questo tema per me era la commedia”.
Dunque, mentre nel 1994 un nuovo governo è da poco salito al potere, la giovanissima Elena (Romana Maggiora Vergano), vorrebbe tanto ribellarsi al sistema ed alle regole, ma purtroppo per lei i suoi genitori, che hanno perso lo smalto di un tempo dopo che i figli sono cresciuti, hanno altri programmi. Il padre (Ninni Bruschetta), burbero insegnante di greco, e la madre (Maria Grazia Cucinotta), paziente mediatrice, ogni estate ripetono la medesima vacanza, schiavi di una consuetudine iniziata negli anni Settanta: saltare in macchina e recarsi sempre nello stesso identico campeggio. Quest’anno, però, Elena avrà una sorpresa: l’arrivo di un nuovo direttore ha infatti cambiato tutto, a cominciare dal nome. Il nuovo sta avanzando, e il “Bella Italia” intende essere un ‘nuovo’ formato vacanza. Quella che sembrava prospettarsi come l’ennesima estate infernale, alla quale la nostra protagonista si era già rassegnata, avrà invece risvolti del tutto imprevisti, fra cui l'arrivo a sorpresa di un gruppo di ventenni (agli occhi della ragazza, ‘grandi’ e fichissimi) e soprattutto l'apparizione angelica di André, diciottenne italo-francese, quasi più bello di Kurt Cobain.
Sullo sfondo di un'Italia che, anche se ancora inconsapevolmente, sta cambiando anch’essa in modo irreversibile, Elena si appresta a vivere l'estate più esaltante della sua esistenza, tra rivoluzioni, vere o presunte, lacrime di sofferenze d'amore adolescenziale che annegano in enormi gelati, falò sulla riva del mare, giochi in spiaggia, sorprese, rivelazioni e trombe marine. Se è vero, come dice qualcuno, che la vita si può riassumere in dieci estati fondamentali, questa di Elena è l'estate degli ‘Anni Belli’, quelli che non si dimenticano mai.
“Abbiamo scelto un anno specifico - continua il regista - quel 1994 in cui il Paese sembrava sul punto di spiccare il volo verso una nuova vita, una sorta di nuova adolescenza della nostra comunità nazionale, che nell’aver fatto piazza pulita della vecchia classe politica pensava di essersi lasciata per sempre alle spalle la stagione buia della corruzione e dell'estremismo politico, e guardava al futuro con entusiasmo, pur rimanendo profondamente divisa al suo interno. Abbiamo infine aggiunto il mare, i mondiali, una crisi familiare, l'amicizia e l'amore, cercando di ricatturare il sapore dell'estate, di quella estate della vita di cui ognuno conserva per sempre nel cuore il ricordo”.
Sceneggiato dal regista insieme alla moglie Anne-Riitta Ciccone, anche lei regista e sceneggiatrice, il film - una co-produzione internazionale Italia/Portogallo/Serbia realizzata da Bendico con RAI Cinema, Hora Mágica, e Art & Popcorn, in collaborazione con RTP – Rádio e Televisão de Portugal - è prodotto da Isabel Chaves, Miroslav Mogorović, Silvia D'Amico Bendicò, Osvaldo Menegaz, e Lorenzo d'Amico De Carvalho.
L’opera si avvale della direzione della fotografia di Osama Abouelkhair, delle musiche di Nuno Maló, delle scene di Maria Rita Cassarino, dell'arredamento di Elio Luciano, dei costumi di Andrea Sorrentino (A.S.C.), del montaggio dello stesso regista con la supervisione di Mauro Rossi e del suono di Guido Spizzico.
Inizialmente bloccate dalla pandemia da Covid-19 nella primavera 2020, le riprese del film si sono svolte fra la fine di agosto e l'inizio di ottobre dello stesso anno, in alcuni luoghi della regione Lazio (nei comuni di Roma, Vitorchiano, Fiumicino, e Terracina), della regione Calabria (Catanzaro, Roccelletta di Borgia, Borgia e Sellia Marina)) e della regione Sicilia (Messina). Fra gli altri interpreti: Ana Padrão, Stefano Viali, Gianvincenzo Pugliese, Francesca Ziggiotti, Gabriele Stella, Luca Attadia, Alexia Turchi, Riccardo Maria Manera, Giorgia Spinelli, Costantino Comito, con Riccardo Sinibaldi, Beniamino Marcone e Rosalia Porcaro, con la partecipazione straordinaria di Paola Lavini e di Bebo Storti.
Realizzato con il supporto del fondo europeo MEDIA, 'Gli anni belli' è stato prodotto grazie al sostegno del Opere Prime e Seconde del MIC, del fondo Lazio Cinema International, della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo, con il contributo della Regione Calabria – Film Commission Calabria, e con il co-finanziamento della Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e della Sicilia Film Commission.
Lorenzo D’Amico De Carvalho. Si forma lavorando come assistente in cinema e teatro al fianco di numerosi autori quali Giuliano Montaldo, Cristina Comencini, Alessandro D'Alatri, Daniele Luchetti, Enrico Vanzina e Marco Tullio Giordana. Giovanissimo approda alla regia teatrale (‘A bright room called day’ di Tony Kushner - 53° Festival dei Due Mondi, Spoleto) e lirica (‘Tosca’ prodotto da Fondazione Festival Pucciniano, Savonlinnan Ooperajuhlat, Savonlinna, Finland). Lavora negli anni come sceneggiatore (‘I'm endless like the space’ - 74° Mostra d'arte Cinematografica di Venezia – Giornate degli Autori), e documentarista (‘The Rossellinis’ co-diretto con Alessandro Rossellini, candidato al David di Donatello 2021; ‘Rua do Prior 41’ 18° Biografilm Festival). ‘Gli anni belli’ è il suo esordio nel lungometraggio di finzione.
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