Giovedi, 09/04/2009 - L’associazione nazionale dei Giuristi Democratici, organizzazione di cui fanno parte centinaia di avvocati, giudici e docenti di diritto in oltre venti province italiane, aderisce alla manifestazione nazionale promossa dalla CGIL per il 4 aprile.
Il momento è grave. Sullo sfondo di una furiosa crisi economica determinata dalla cieca fiducia nei meccanismi dell’economia neoliberale si innesta in un virulento attacco alle istituzioni democratiche e alla Costituzione repubblicana.
Il governo Berlusconi, incapace di dare risposte concrete ed effettive alla crisi, alimenta il razzismo, il sessismo, l’oscurantismo e la guerra fra poveri, mentre si moltiplicano le aggressioni squadriste e poliziesche ad operai e studenti in lotta.
Sul piano istituzionale Berlusconi ripropone il suo attacco alla magistratura, di cui vuole menomare l’indipendenza, e al Parlamento che vorrebbe trasformare in un parco-buoi.
In questa difficile situazione i giuristi democratici rilanciano il proprio appello per la democrazia e la difesa dello Stato di diritto, fanno proprio l’appello unitario proposto dall’ARCI e da numerose altre organizzazioni sociali e condividono le parole d’ordine della CGIL: “Giù le mani da salari, pensioni, libertà e diritti. Insieme per costruire un futuro diverso, più democratico, più giusto e solidale”.
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