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Giovani artiste crescono: Clara Moroni - di Elisabetta Colla

Giovani artiste crescono: Clara Moroni - di Elisabetta Colla

Intervista a Clara Moroni: cantante, artista ed imprenditrice milanese, è cofondatrice dell’etichetta indipendente DMI

Martedi, 22/05/2012 - Ha fatto varie volte il giro del mondo, conosciuto esperienze musicali lontanissime ed estreme ma, ciononostante, Clara Moroni ha la testa sulle spalle: artista ed imprenditrice originale, in entrambi i casi ponte tra nazioni, ha avuto la doppia capacità di farsi influenzare ma anche di influenzare lei stessa, in maniera diretta e indiretta, importanti culture straniere in campo musicale e non solo. È una donna che ha raggiunto il successo in ambiti diversi, grazie alla sua capacità di mettersi in gioco e di farlo viaggiando e conoscendo, senza l'aiuto di nessuno in un mondo spesso non facile da affrontare, ma al tempo stesso mantenendo una sensibilità rock: dunque un personaggio molto interessante della realtà italiana, che Noidonne ha intervistato fra un viaggio e l’altro.



Come ha cominciato la sua carriera artistica?

Da piccola, ho sempre cantato, ho cominciato con gruppi underground milanesi, poi, a poco a poco, ho avuto molte occasioni importanti: è stata una crescita graduale e costante. Ho sempre scritto le musiche dei miei pezzi, ora anche i testi, prima in inglese ora in italiano.



Come e perché è entrata nel mondo dell'imprenditoria femminile?

Sono una persona indipendente e mi piace costruire realtà dove posso muovermi in autonomia ma sono anche aperta a far crescere gli altri e mi trovo bene nei team di lavoro. Come artista la cosa più ovvia era fondare una etichetta discografica con relativa casa editrice, per poter controllare tutti gli aspetti della produzione e della diffusione della musica.



Crede che le donne abbiano ancora conquiste da fare e se sì quali?

Le donne hanno ancora molte conquiste da fare, una su tutte è credere nelle altre donne e credere in se stesse. Poi fare il proprio lavoro usando le caratteristiche femminili di sensibilità, eclettismo e intuito, cosa che spesso manca negli uomini, e non replicare i cattivi esempi (gli uomini appunto). Quando ci sono troppi uomini tutti insieme in un parlamento, in un’assemblea, in un comizio o in una manifestazione le cose non vanno mai bene, la storia ce lo insegna...



Come crede si dovrebbero implementare le politiche in favore delle donne e delle artiste in particolare?

Non mi piacciono le quote rosa, il problema si risolve in modo culturale, cioè facendo crescere ogni donna con la naturale idea che nulla le è precluso, nessun ruolo non può essere idoneo.

Le donne devono poter sentirsi libere di partecipare a tutti gli aspetti della società: questo è un patrimonio da sviluppare e difendere. Per quanto riguarda la musica, la discografia è sempre stata molto maschilista, ma oggi qualcosa è cambiato. Anche in questo caso sono le donne stesse e il loro coraggio che hanno aperto le strada verso nuovi ruoli di prestigio.



Clara Moroni: l’artista e la dimensione internazionale

Esordisce giovanissima nell'ambito dell'underground milanese con il suo gruppo, The Kubricks (dal culto per il grande regista). I suoi gusti musicali, prettamente anglo-sassoni, la portano subito all'esperienza di andare a vivere a Londra (Earl's Court), città che la influenza sotto ogni aspetto (musica e lyfe-style). Inizia a scrivere canzoni e, tornata in Italia, riesce ad ottenere un contratto con la EMI. Essendosi fatta nel frattempo conoscere per le sue collaborazioni in studio con grandi produttori come Mauro Pagani, Franco Godi, Roberto Colombo, viene chiamata per registrare le voci su un album di Alberto Fortis, prodotto da Guido Elmi (già produttore di Vasco Rossi). Da questo incontro nasce il progetto Clara & Black Cars. Elmi porta il suo stile rock americano nel mondo più british di Clara e le fa conoscere i grandi della musica hard-rock. Dopo due album, “Chi ha paura di chi” e “Spiriti”, la collaborazione con Elmi termina a causa di divergenze sulla direzione artistica da intraprendere per il terzo album. Termina anche il suo contratto con la EMI. Con un terzo album stavolta pre-prodotto interamente da lei, inizia a cercare una nuova etichetta discografica, ma la sua musica è considerata non commerciale in quanto molto poco italiana. Inoltre si presenta come una giovane donna che si è staccata da un produttore di fama e che si auto produce, cosa mai avvenuta in Italia. Il maschilista mondo discografico italiano, parliamo della metà degli anni Novanta, non è disposto a darle spazio. Sarà solo dopo molte ed eclettiche esperienze, sempre nel mondo della musica, che le tornerà la voglia di esprimersi artisticamente e che potrà produrre in assoluta autonomia la sua musica, nel 2004 con l'album in inglese "Ten worlds" e nel 2010 con l'album "Bambina Brava".



Imprenditrice di successo (DMI)

Nello stesso periodo in cui lavora in studio su dischi italiani come quelli di Loredana Bertè, Alberto Fortis, Stadio e anche Internazionali come quello dello spagnolo Sergio Dalma, entra in contatto con una realtà musicale italiana fiorente e attivissima nei mercati internazionali: la musica Dance. La sua conoscenza dell'inglese la porta a collaborare con produttori e DeeJay di grido, che hanno bisogno di creare pezzi da lanciare in tutto il mondo. Inizia a lavorare con etichette di successo come la Time, la Media records, la SAIFAM e la NTM. Scrive e canta decine di canzoni che vengono distribuite in tutto il mondo, particolarmente di successo nel mercato nord europeo e Giapponese. Scoraggiata dalla risposta negativa del mondo discografico italiano alla sua musica, decide di accettare la proposta di due giovani produttori di unirsi a loro per creare una propria etichetta discografica. Inizia così la sua attività di Label manager, producer, singer/songwriter in produzioni Dance, Techno, Pop e Metal per la DMI (Delta Music Industry).

Ottenuto subito un contratto di esclusiva con la major giapponese "Avex", nel giro di poco entrano in classifica in Giappone con molti brani che hanno influenzato non solo la musica Pop Giapponese, ma hanno anche contribuito a creare lo stile musicale dei videogames e delle serie Anime Giapponesi, stile che oggi influenza i giovani di tutto il mondo. I loro pezzi vengono usati per le colonne sonore di Anime di culto come Initial D e in moltissimi videogames della Konami. Inoltre l’etichetta produce artisti e gruppi giapponesi per i giovanissimi. Tour, festival, eventi e business portano Clara in territorio Giapponese molte volte all'anno e per lunghi periodi, facendole conoscere tutto il Giappone (da Sapporo alla lontana Okinawa), e facendola innamorare profondamente di quella nazione, sotto tutti gli aspetti: tra l’altro la cantante prenderà parte al primo Rave organizzato in Giappone, al Tokyodome, con nomi come DJ Tiesto, di fronte a più di 10 mila persone.



Una vita spericolata al femminile

Nello stesso periodo in cui la sua etichetta la assorbe completamente per le numerose attività svolte al suo interno, Guido Elmi, conoscendo le sue capacità produttive in studio, la chiama per fare le voci sull'album di

Vasco Rossi, “Gli spari sopra”, un album con molte ballate diventate poi cult del repertorio di Rossi,

come "Vivere" e "Stupendo", canzoni che necessitano di arrangiamenti corali curati ed efficaci.

Vasco Rossi chiama Clara anche per l’album successivo: “Nessun pericolo per te” e, nel 1996, la vuole in tour al suo fianco, come unica corista, disposto a rivoluzionare la sua band per avere nei live le stesse sonorità dei due dischi precedenti. La decisione di affiancare un altro cantante in qualità di corista non è facile ma la certezza di poter fare un’esperienza unica con il più grande artista italiano Rock, e di esibirsi davanti a folle oceaniche, le tolgono ogni dubbio. Questa decisione cambierà anche la sua vita privata, poichè durante quel primo tour, Clara si innamora del nuovo chitarrista americano di Vasco, con cui andrà a convivere nella città natale di lui, San Francisco. Nei successivi quattro anni entra in contatto personalmente con artisti come Alice Cooper, Prince, Stevie Wonder, Narada Michael Walden e James Taylor, e diviene parte di un gruppo che la porterà in tour in America ed in Australia. Dalla metà degli anni Novanta al 2008 compie più volte l'intero giro del mondo, da San Francisco a Tokyo fino a Milano, dove torna per ogni tour con Vasco Rossi. "Clara è un talento eccezionale - afferma Vasco – e dico canta perché non è lavoro da corista quello che lei fa con me. Lei, la Ferrari del Rock!". Dunque la Moroni rappresenta una sorta di alter ego al femminile di vasco Rossi l'unica che può, come una Ferrari appunto, correre insieme a lui in una vorticosa ‘vita spericolata’. Per questo viene amata da tutti i fan di Vasco Rossi che la conoscono, prima sul palco del rocker, poi attraverso la sua musica, come nel disco "Bambina Brava" (DMI/EMI) che ha appunto pubblicato un anno fa.

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