Milano dopo il voto. Stare con Pisapia vuol dire provare di nuovo a sognare
Martedi, 17/05/2011 - Nei giorni precedenti il voto delle comunali a Milano, il clima politico era incerto. Era davvero difficile fare previsioni certe. Sostenitori e simpatizzati della Sindaca uscente Letizia Moratti erano più ottimisti. A Sinistra c'era ovviamente tanta voglia di cambiamento, ma non c'era quella sicurezza spavalda di "vincere" che aleggiava a Destra. I berlusconiani e alleati facevano affidamento sul fatto che Milano era ormai nelle loro mani. Facevano affidamento che con l'Expo avevano potuto fare molte promesse di posti di lavoro. Facevano affidamento su una campagna elettorale dai toni alti, dove magistrati e persone di sinistra erano equiparati ai brigatisti rossi, ai comunisti terroristi e fondamentalisti, che bisognava eliminare dalla faccia della Terra. Dal canto suo, la Lega Nord procedeva nella sua campagna elettorale con i soliti slogan rozzi, "ad effetto", contro l'immigrazione, per una Milano futura capitale della Padania, senza tuttavia un programma convincente e serio.
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