La denuncia di ReteDonne e.V: "in Germania quasi ogni giorno un femminicidio, un dramma che riguarda anche le donne italiane isolate, talvolta, anche dalla lingua". La proposta di una mappa interattiva
"Gli allarmanti dati sui femminicidi e sul numero delle donne vittime di diversi tipi di violenza, diffusi lo scorso 19 novembre dall’Ufficio federale della polizia criminale tedesca (BKA), ci presentano una tragica e amara realtà di cui in Germania se ne parla ancora troppo poco. Un solo dato è indicativo per tutti gli altri: quasi ogni giorno in Germania muore una donna vittima di femminicidio. Purtroppo sappiamo che anche le donne italiane che vivono in questa nazione sono spesso vittime di violenze domestiche, fisiche, psicologiche o di altro genere, ma che, per diverse ragioni, non sanno a chi rivolgersi, con chi parlarne o dove sporgere denuncia". A sottolineare questa situazione è Luciana Mella, presidente di ReteDonne e.V, specificando che - la barriera linguistica è il primo ostacolo contro il quale molte si devono confrontare".
ReteDonne e.V, come soggetto costituito oltre 12 anni fa da expat che hanno deciso di mettersi in rete per sostenere le italiane che decidono di andare a vivere all'estero, lavora in Germania valorizzando competenze, professionalità e sensibilità al femminile. Quello della violenza è un tema su cui l'associazione ha lavorato in modo particolare negli ultimi tempi dedicandovi l'incontro organizzativo annuale che lo scorso 9 novembre a Dortmund ha visto la partecipazione di nutrite delegazioni arrivate da varie città tedesche (Amburgo, Berlino, Stoccarda). "Oltre le barriere. Verso l'autonomia economica e psicologica delle donne" era il titolo della giornata che ha visto vari interventi finalizzati a contribuire all'impegno dell'associazione su alcuni aspetti della violenza di genere in Germania, arrivando ad una proposta operativa. "ReteDonne vorrebbe creare una mappa interattiva della Germania dove sono indicati sportelli, uffici, singole associazioni, Patronati o istituzioni, a cui le donne in difficoltà, o vittime di violenza, si possono rivolgere in lingua italiana per ottenere un primo aiuto o semplicemente ascolto. La mappa interattiva e le informazioni raccolte verranno messe a disposizione di tutte e tutti sul web e tramite i social, per un’ampia e capillare diffusione". Accanto all'impegno in prima persona delle aderenti, Luciana Mella ha lanciato un invito alla collaborazione. "ReteDonne e.V. si appella ai Com.It.Es della Germania, alle associazioni, ai Patronati e ai singoli, perché collaborino alla stesura della mappa, inviando tutte le informazioni di cui sono a conoscenza al seguente indirizzo: retedonne@gmail.com". Una sollecitazione che NOIDONNE condivide e rilancia, auspicando la più ampia adesione e risposta.
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