"... da decenni nel mondo si susseguono, alcune nel silenzio altre nel clamore momentaneo, piccole e grandi catastrofi..."
Domenica, 06/11/2011 - Fino a 50 anni fa era ancora possibile fantasticare sulla fine del mondo rappresentandola come un momento sincronico, nel quale a causa di un evento unico (il bottone premuto da qualche potente impazzito, la bomba sganciata in un luogo che innesca una reazione a catena..) il pianeta implodeva, (o esplodeva), e la vita così come fin lì era nota terminava. Ora sappiamo che così non è: da decenni nel mondo si susseguono, alcune nel silenzio altre nel clamore momentaneo, piccole e grandi catastrofi che di fatto descrivono un mosaico di perdita, danno, avvelenamento e strage di vite umane, animali e vegetali che sono già la fine del mondo. Quando 20 anni fa è nato il mio primo figlio ho preso atto che almeno 12 corsi d’acqua e 3 laghi erano scomparsi, e nemmeno i nomi avrebbe mai saputo.
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