Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2006
Donne Impresa ha recentemente avviato, finanziato dalla Legge n.125/91, il Progetto “Azioni di gender mainstreaming a favore dell’imprenditoria femminile” di cui sono partner Progetto Donna ed Unioncamere.
L’azione, che si articola nell’arco di 24 mesi, è rivolta alle rappresentanti del settore artigiano presso i Comitati per l’Imprenditoria Femminile delle Camere di Commercio: partendo dalla constatazione che la varietà degli obiettivi e degli interventi dei Comitati comporta una serie di attività quali concertazione, incontri, protocolli a sostegno delle aziende al femminile con attori socio economici del territorio sia pubblici che privati ne deriva l’esigenza di un alto livello di preparazione delle rappresentanti stesse che debbono saper interagire sia a livello di progettazione che a livello operativo secondo la strategia del “gender mainstreaming” in maniera permanente e significativa.
In tale ottica, il Progetto prevede primariamente una indagine finalizzata a rilevare le criticità delle rappresentanti rispetto al loro ruolo ed alla loro interazione con gli attori locali e, nel contempo, mettere a punto quali competenze e quale aggiornamento siano opportuni. Tali informazioni impronteranno i contenuti dei tre seminari programmati e dell’attività formativa nonché la creazione di materiale specifico.
E’ inoltre previsto un Forum interattivo finalizzato allo scambio di esperienze e conoscenze dell’attività dei Comitati e la creazione di un Vademecum quale strumento di autoapprendimento.
Il risultato atteso è quello di formare una rappresentanza del settore che nei Comitati sia in grado di sviluppare, accrescere e consolidare l’impresa al femminile sapendo includere la prospettiva di genere nelle politiche di sviluppo, passando da una visione settoriale ad una visione integrata degli interventi.
Il progetto entra nella mission di Donne Impresa che si propone non solo di sviluppare le potenzialità della imprenditoria ma, soprattutto, vuole che le donne abbiano nella società del Paese un maggiore impatto sia a livello culturale sia sociale ed economico, nella consapevolezza di rompere un atteggiamento culturale che vanifica il grande apporto che possono dare per una migliore qualità della vita in tutti i campi.
(27 settembre 2006)
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