Sabato, 11/07/2009 - "Gli otto grandi hanno sì ribadito gli impegni presi quattro anni fa a Gleneagles, in Gran Bretagna, per sconfiggere la povertà, ma ancora una volta non hanno indicato un piano di rientro finanziario e politico per trasformare questi intenti in fatti - E' il commento di Marta Guglielmetti, coordinatrice per l'Italia della Campagna del Millennio delle Nazioni Unite in Italia, a conclusione del G8 all'Aquila - L'apertura del G8 ai nuovi 6 e ai paesi dell'Africa ha prodotto quanche passo avanti soprattutto in tema di cambiamenti climatici, commercio e crisi alimentare. Ma i risultati raggiunti rischiano di non essere sufficienti in un momento in cui la crisi globale sta colpendo sempre più gravemente i più poveri.
In tema di clima salutiamo con favore l'accordo sul manteniento entro i 2 gradi centigradi dell'innalzamento della temperatura ma siamo preoccupati della mancanza di impegni finanziari chiari nel medio termine. Ci auspichaimo quindi che l'impegno dei grandi di arrivare con un piano finanziario chiaro al prossimo G20 a settembre sia davvero rispettato.
Siamo poi particolarmente felici di vedere che la riforma del commercio internazionale abbia guadagnato un posto centrale nel summit. Non è infatti possibile pensare di sconfiggere la povertà e creare uno sviluppo sostenibile senza rifromare le regole inique che soffocano le economie dei paesi più fragili. L'impegno a chiudere i negoziati del Doha Round entro il 2010 è in questo senso un segnale positivo. Ci auspichiano che i paesi del G8 che sono anche membri dell'Unione Europea sappiano mantenere un approccio coerente nei loro impegni sul commercio in sede europea quando si discuterà della riforma della politica agricola comune e dei sussidi all'agricoltura.
Infine per quanto riguarda l'annuncio dell'iniziativa dell'Aquila per la sicurezza alimentare siamo certamenti soddisfatti che i grandi si siano impegnati a dare una risposta alla crisi alimentare che sta colpendo i paesi più fragili e che si sia affermato un approccio sistemico alla crisi capace di andare oltre all'intervento emergenziale e di pura assistenza. Tuttavia anche in questo caso l'impegno non è seguito da un piano concreto per l'esborso dei 20 miliardi di dollari promessi per i prossimi 3 anni. Non è chiaro quanto verrà mobilitato per anno né sono menzionati i contributi di ciascun paese. Infine non è chiaro se queste risorse saranno davvero addizionali rispetto ai contributi per la cooperazione già promessi. Anche in questo caso il rischio è che l'impegno di oggi senza la definizione di un piano per lo stanziamento, vada ad aggiungersi alle promesse ancora non rispettate. Ci aspichiamo quindi che anche in nome del processo di trasparenza e accountability che questo G8 ha dichiarato di voler perseguire fin dal primo giorno, gli 8 grandi sappiano fornire elementi più dettagliati su questa iniziativa.
La Campagna del Millennio auspica quindi che alle parole e agli impegni ribaditi seguano i fatti. Per l'Italia il momento di verifica sarà con l'elaborazione della prossima finanziaria. Ci saranno le risorse? A partire da oggi sino ad ottobre monitoreremo il rispetto delle promesse che l'Italia ha annunciato in questo vertice e in quelli precedenti".
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