Venerdi, 07/07/2017 - A proposito di vaccini obbligatori - ora “soltanto” dieci! - moltissimi italiani, consciamente o meno, sembrerebbero come contagiati dall’epidemia dell’ultimo ventennio. Un morbo che alla stregua di un virus può rafforzare o indebolire un sistema individuale o collettivo. La corruzione e la mancanza del senso del bene collettivo non ha più bisogno della maschera, poiché può colpire la coscienza dell’essere umano senza mezzi termini. Ormai in molti non credono più nei partiti, non tanto per qualunquismo, quanto per un’impotenza reale a fronteggiare il susseguirsi di errori ai danni della Comunità e dell’individuo. L’ultimo della serie secondo i milioni di famiglie che domani manifesteranno a Pesaro riguarderebbe una sperimentazione propagandata come prevenzione. La sperimentazione dovrebbe essere lasciata a una libera decisione dell’Io umano per l’Io. Nell’obbligatorietà l’Io viene ostacolato nella possibilità di sperimentare la propria essenza.
Il Movimento Free vax chiede la libertà di scelta vaccinale nel rispetto di una vera sperimentazione che preceda qualsiasi obbligo. Passare a una sperimentazione di massa e obbligatoria senza l’iter che ne conviene per una ricerca cosiddetta scientifica comporterebbe un rischio elevato per la vita e la salute di molte persone, più di una presunta epidemia. Quando si deve sperimentare si parla di scienza ma quando c’è un errore conclamato si parla invece di errori dell’arte medica… Qualcosa non torna.
Per le epidemie serie, come l’Ebola in Africa, Gino Strada non ha sfornato vaccini, ma un impegno costante, professionale e sociale rivolto al Bene di tutti gli esseri.
Esistono dodici domande “sveglia coscienza” rivolte ai firmatari del Decreto alcune delle quali sulle responsabilità legali dei firmatari e altre che puntualizzano invece l’aspetto scientifico dell’argomento, come ad esempio quali sono le verità “scientifiche” che dimostrino la necessità di dodici (ora 10) vaccini. Forse esistono 12 epidemie in corso ora in Italia?
C’è mai stata una verifica degli effetti di un trattamento vaccinale come quello stabilito dal decreto in un qualsiasi campione di popolazione entro il primo anno di vita?
Se ci fosse invece una concreta pericolosità considerando l’assenza di ricerche sperimentali mirate?
Alcuni dati dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), Ente preposto ad aggiornare e monitorare eventuali anomalie di qualsiasi farmaco –vaccini inclusi- e renderli pubblici, sono stati resi noti grazie a una denuncia del CODACONS. In sintesi l’AIFA evidenzia che negli anni 2014, 2015, 2016 le reazioni avverse ai vaccini sono state 21.658 di cui 3351casi di bambini solo da esavalente (Infanrix Hexa), di cui 454 casi con danni neurologici, con 5 decessi (neonati vaccinati a due mesi e mezzo-tre con Infanrix e Prevnar, due dei quali anche Rotavirus, due casi in Piemonte, uno in Lombardia, uno in Sicilia, uno in Basilicata). I cinque bambini avevano subito vaccini in simultanea. Sembrerebbe che amministrando più vaccini ravvicinati si assuma e si superi la dose di alluminio contenuto nei vaccini, quantità che un organismo possa tollerare senza subire deficit del neurosviluppo.
Il dato più preoccupante è che dal 2005 al 2015 c’è stato un aumento del 40% di bambini con deficit del neurosviluppo in Italia.
Per ottenere tali dati dall’AIFA il CODACONS ha dovuto fare una denuncia, con una successiva inchiesta per omissioni di atti di ufficio, presso la Procura della Repubblica di Torino.
L’On. Adriano Zaccagnini –MdP-, sembra ritenere che i dati AIFA siano sottostimati e molto altro. Il CODACONS chiede:
No all’obbligo laddove non ci sia epidemia
Sì agli esami prevaccinali
Sì ai vaccini singoli.
A parlare dei danni dei vaccini somministrati a raffica numerica non sono soltanto i genitori dei bambini che hanno subito dei danni ma la comunità scientifica americana, con la Dr. Suzanne Humpries, rappresentante del Consiglio Medico Internazionale sulla Vaccinazione. In contrapposizione a quanto dichiarato da medici italiani in sintonia con il linguaggio dei media, la Humpries afferma già dal 2011 che, a proposito di morbillo, in Cina e in California, la recrudescenza delle epidemie sembrerebbe correlata con le stesse vaccinazioni. “Falso senso di sicurezza”, inoltre, secondo la ricercatrice, poiché la copertura vaccinale dura pochissimi mesi. S’ipotizza una resistenza simile a quella creata dall’uso inappropriato di antibiotici, ormai presenti non solo nei farmaci ma soprattutto nelle carni da allevamento intensivo e in quasi tutti i prodotti agroalimentari. A questo proposito il Cromo Esavalente, presente pure nei vaccini, decisamente proibito e controllato (come quantità) nell’ambito agroalimentare – nelle coltivazioni biologiche è assente-, per il fatto che non si riduce ma si accumula all’interno del corpo umano, soprattutto negli organi vitali provocando danni irreversibili. Insieme a tutti gli altri metalli pesanti penetra in modo insidioso nella nostra vita quotidiana: nei vaccini, nei farmaci, in amalgami dentali, nelle protesi, nei cibi, nelle acque, nelle bevande, e in altro. Per questo motivo si definiscono ormai metalli tossici.
Alimentazione, vaccini, e altro, che contengano dosi eccessive di metalli pesanti, soprattutto nei bambini molto piccoli, sembrerebbe possano provocare danni irreparabili, quali autismo, disfunzioni dello sviluppo, allergia chimica multipla, stanchezza cronica, sclerosi, paralisi, poleomenite, distrofie, anemie, anoressie, bulimie, leucemie, linfomi, cancro e molto altro.
Interessanti le ricerche del Dr. Avdrew Moulden, -canadese, assassinato-, sui danni neurologici dei vaccini.
Molte delle migliaia di famiglie che manifesteranno domani a Pesaro si chiedono come mai i media tacciano su tali argomenti.
Forse il Movimento Free vax dovrebbe iniziare a ipotizzare la formazione di un nuovo partito per le prossime elezioni, un gruppo al quale stia innanzitutto a cuore la salute delle persone.
La contrapposizione tra risveglio delle coscienze e il suo opposto è ormai fin troppo chiaro.
Le centinaia di famiglie liguri (ufficio stampa Libera Scelta Liguria: us.liberidisceglieretigullio@gmail.com) che parteciperanno alla Manifestazione di domani non sono contrarie, a priori, alle vaccinazioni, ma chiedono pratiche vaccinali non massificate, bensì personalizzate e accompagnate da accurati screening pre-vaccinali e maggiori garanzie in merito alla sicurezza dei vaccini.
Alla manifestazione di Pesaro si prevede che aderiscano diverse migliaia di persone. Inevitabile non porre l’accento sul forte disagio sociale che le famiglie italiane, a favore di una maggior libertà di scelta in campo vaccinale, stanno vivendo.
La giornata è organizzata dal Comitato di Salute e Diritti di Pesaro, Colors Radio, Il Sentiero di Nicola, Auret, Comilva, Corvelva, Rav Hpv, Vaccinare informati, Condav, Associazioni unite nell’intento di far sentire la propria voce.
L’appuntamento di domani è dalle ore 17:30 alle 20:30 al Parco Miralfiore di Pesaro.
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