Nel messaggio del 1 gennaio 2018, Papa Francesco ricorda anche “i migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace” richiamando “quattro azioni: accogliere, proteggere, promuovere e, integrare”
Lunedi, 26/02/2018 - Nel messaggio del Santo Padre Francesco, in occasione della commemorazione della giornata mondiale della pace celebrata il 1 gennaio 2018, Papa Francesco ha parlato dei Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace. Ricordando gli oltre “250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati”, sottolineando come affermato dal predecessore Benedetto XVI “sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace” (Angelus 15 gennaio 2012) rischiando la vita per raggiungere la meta e, “costretti a subire fatiche e, sofferenze” affrontando “reticolati e muri per tenerli lontani dalla meta”. Papa Francesco esorta “Con spirito di misericordia abbracciamo coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame e che sono costretti a lasciare la loro terra a causa di discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale” offrendo “ai richiedenti asilo: rifugiati, migranti e, vittime di tratta” di trovare la pace anelata, richiamando “quattro azioni: accogliere, proteggere, promuovere e, integrare” (Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018, 15 agosto 2017). “Accogliere” richiama l’esigenza di un ingresso legale e umano la Bibbia ricorda “Non dimenticate l’ospitalità, alcuni praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo”(Ebrei 13,2) “Proteggere” è tutelare "l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale in cerca di asilo e sicurezza impedendone lo sfruttamento"; nel tweet dell’8 febbraio @pontifex_it Papa Francesco ci ricorda “non possiamo rimanere in silenzio davanti alla sofferenza di milioni di persone la cui dignità è ferita “e sempre in un successivo tweet pubblicato l’8 febbraio @pontifex _it esorta “con spirito di misericordia, accogliamo le vittime della tratta e, coloro che, fuggono dalla guerra e, dalla fame” e, ancora nel messaggio del 1 gennaio Papa Francesco ricorda in particolare “le donne e i bambini” che sono esposti “a rischi o abusi” schiavizzando le loro vite; “Il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l’orfano e la vedova” (Salmo 146,9). “Promuovere” rimarcando “l’importanza di assicurare ai bambini e ai giovani l’accesso a tutti i livelli di istruzione” maturando la consapevolezza di “andare incontro agli altri” con uno spirito di dialogo anziché di “chiusura o di scontro”. La Bibbia ci racconta che Dio “ama lo straniero e gli dà pane e vestito” (Deuteronomio 10,18-19). “Integrare” permettendo ai "rifugiati e migranti di partecipare alla vita della società che li accoglie" arricchendo reciprocamente le proprie conoscenze e competenze, collaborando nello sviluppo e, promozione delle risorse locali. Come scrive San Paolo “Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei Santi e familiari di Dio”(Efesini 2,19) “Auspicando” il Santo Padre che “sia questo spirito ad animare il processo che lungo il 2018 condurrà alla definizione e, all’approvazione da parte delle Nazioni Unite di due patti globali, uno per migrazioni sicure, ordinate e regolari, l’altro riguardo ai rifugiati”. I siti di interesse da consultare: m.vatican.va e,
la pagina twitter di Papa Francesco è:www.twitter.com/pontifex.
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