Domenica, 03/12/2017 - Nelle intenzioni di preghiera dello scorso mese di novembre 2017 rivolte alla Chiesa Universale, Papa Francesco, in modo lungimirante e coerente (anche in vista della visita in Myanmar e in Bangladesh) ci invita a pregare per i cristiani che vivono in Asia “perché favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca soprattutto con gli appartenenti alle altre religioni” nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Rete Mondiale dell’Apostolato della preghiera del Papa. Il videomessaggio è stato realizzato dall’agenzia di comunicazione argentina La Machi in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano; nel video il Papa parla in lingua spagnola e, scorrono nelle immagini volti di donne e uomini di popolazioni, culture e religioni diverse dai tratti tipicamente asiatici a indicare quanto numerose siano le culture e, le religioni del Continente Asiatico, una varietà “che mi colpisce” afferma il Papa e aggiunge ”in questo continente in cui la Chiesa è una minoranza la sfida è appassionante”, di qui il monito ”dobbiamo promuovere il dialogo tra religioni e culture nella convinzione che il dialogo è parte essenziale della missione della Chiesa in Asia” dice il Papa nel filmato; nello stesso tweet del 9 novembre il Santo Padre, proprio nel 28° anniversario della ricorrenza della caduta del muro di Berlino oggi come ieri, rimarca con intensità e pathos il bisogno di costruire una cultura dell’incontro capace di far cadere tutti i muri, queste le sue parole ”si diffonda sempre più una cultura dell’incontro capace di fare cadere tutti i muri che ancora dividono il mondo” tornando su un tema caro al suo Pontificato “costruire ponti dove si alzano muri per paura degli altri” è anche l’esortazione levata da Papa Francesco il 25 febbraio scorso, nell’udienza alla Delegazione Cattolica per la Cooperazione (organismo nato in Francia 50 anni fa sulla scia della Populorum Progressio del Beato Paolo vi); ricordando che l’origine della parola Pontefice dal latino Pontifex significa ”costruttore di ponti” dimostrando ancora una volta la sua coerenza in sentimento, pensiero e azione. Papa Francesco da almeno due decenni, quando già era a Buenos Aires, porta avanti un tema da lui molto sentito: l’importanza del dialogo tra le differenti religioni, sottolineando in egual modo l’importanza del dialogo in un sentimento di intesa, amore, uguaglianza, pace e giustizia, unità, riconciliazione e preghiera condivisa che sono alla base dell’incontro del suo Pontificato. Non a caso il primo video della serie rivolto alla Chiesa Universale (diffuso il 6 gennaio 2016 (nella ricorrenza dell’Epifania) promosso dall’Apostolato della preghiera, che fà capo alla Compagnia di Gesù, e realizzato in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano e l’Agenzia di comunicazione argentina La Machi), il primo della serie letto in spagnolo e tradotto in 10 lingue, sono presenti esponenti di altre religioni: cattolica, ebraica, musulmana, buddista, ognuna delle quali professa la fede nel proprio Dio e tutte insieme dichiarano di credere nell’amore. Nel video Papa Francesco dice “la maggior parte degli abitanti del pianeta si dicono credenti e questo dovrebbe provocare un dialogo tra le religioni, non dobbiamo smettere di pregare per questo e collaborare con chi la pensa diversamente” e aggiunge “molti pensano in modo diverso, cercano Dio o, trovano Dio in diversi modi, in questa moltitudine, in questa ampia gamma di religioni, c’è una sola certezza per noi: siamo tutti figli di Dio” e ancora esorta…“che il dialogo sincero tra gli uomini e le donne di diverse religioni produca frutti di pace e giustizia” e, conclude, “confido nella vostra preghiera” poiché Papa Francesco crede profondamente nel potere della preghiera condivisa, mostrando la sua fiducia sincera che, molti lo sosterranno in questo rituale spirituale in intenzione e, azione. Questi i suoi video su you tube all’indirizzo: www.ilvideodelpapa.org e, la pagina twitter di Papa Francesco da consultare è: www.twitter.com/pontifex https://press.vatican.va e www.ctv.va
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