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Frammenti nel vetro…riflessi su poliestere

Frammenti nel vetro…riflessi su poliestere

FRAMMENTI NEL VETRO…RIFLESSI SU POLIESTERE: MARTEDÌ 9 AGOSTO ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE MOSTRA PERSONALE DELL’ARTISTA GASTONE BIANCHI

Martedi, 23/08/2016 - COMUNICATO STAMPA



FRAMMENTI NEL VETRO…RIFLESSI SU POLIESTERE: MARTEDÌ 9 AGOSTO ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE MOSTRA PERSONALE DELL’ARTISTA GASTONE BIANCHI



DOMENICA 28 AGOSTO 2016 ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE FINISSAGE DELLA MOSTRA PERSONALE DELL’ARTISTA GASTONE BIANCHI



Martedì 9 agosto 2016 alle ore 19 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) avrà luogo l’inaugurazione della personale del pittore Gastone Bianchi intitolata Frammenti nel vetro…riflessi su poliestere, che sarà presentata sul piano critico dall’arch. Marianna ACCERBONI. In mostra otto vasi di murrine realizzati dall’artista a Lugano nell’atelier di Diego Feurer tra il 2003 e il 2005 e accompagnati da otto bozzetti progettuali e da altrettante interpretazioni pittoriche dei vasi stessi, dipinte su poliestere. Al vernissage i fascinosi vetri di murrine saranno accompagnati da un brindisi speciale con la Vitovska spumantizzata dal giovane vignaiolo Daniele Odoni, squisitamente autoctona come l’artista, che sarà presentata da Alberto De Luca nell’ambito del progetto Arte&Vino di Benedetta Moro. Fino al 28 agosto (orario tutti i giorni 10 · 13 e 17 · 20).



A partire dai Fenici per arrivare, passando per le antiche fornaci di Murano, fino a Carlo Scarpa e all’arte contemporanea, - scrive Accerboni - molti grandi artisti si sono dedicati alla fascinosa quanto complessa arte del vetro.

Si mette alla prova in questo campo, raggiungendo esiti molto raffinati, anche il giovane pittore Gastone Bianchi, con la creazione di otto vasi realizzati mediante la tecnica delle murrine. Figlio d’arte, trae da un progetto di restauro per una magione triestina, firmato dal padre Edoardo, l’ispirazione per la scelta della gamma cromatica di queste opere, che in mostra trovano un coerente e interessante pendant nell’esposizione degli otto bozzetti del progetto, affiancati dalle murrine che li compongono; ma non solo, Gastone, che nasce pittore, espone anche otto interpretazioni pittoriche dei vasi stessi, realizzate su poliestere, per associazione di trasparenze. Puntando dunque a riproporre nella bidimensione una delle qualità principali del vetro, che è proprio la magica trasparenza e che l’artista raggiunge fornendo un’elegante rievocazione bidimensionale del vaso.

Curiosità da non trascurare è il fatto che nel caso di Bianchi i vasi “costruiti” con le murrine non sono realizzati a Murano, uno dei luoghi cui per tradizione si associa il concetto di murrina: il termine fu infatti coniato proprio in quell’isola nel 1878 dall’abate Vincenzo Zanetti, dopo che in antico tale tecnica era pervenuta dai maestri alessandrini per mano di Pompeo a Roma, dov’era stata ripetutamente riprodotta per essere poi ripresa nel ‘500 dai vetrai muranesi.

Gastone invece realizza le sue creazioni nell’atelier di Diego Feurer a Lugano, dove ha lavorato per due anni assieme ai maestri Matthew Curtis di Sidney e a Thomas Blanck di Berna. E simbolici, curiosi e coinvolgenti sono anche i nomi come per esempio Wysteria (glicine), Lullaby (la canzone), Corbulino (il vino di Scarpa), ideati dall’autore per queste eleganti creazioni che, nella simmetrica armonia, nel cromatismo intenso ma delicato, nella varietà coerente delle forme, testimoniano - conclude Accerboni - la maturità creativa e l’intuito contemporaneo per la bellezza insiti in questo giovane e promettente artista.



Gastone Bianchi (Trieste, 1986), pittore, scultore e designer, si forma alla Scuola Internazionale di grafica di Venezia con i maestri Davide Battistin e Takahiro Kishi. Nel 2005 frequenta diversi corsi e laboratori artistici alla Scuola del Vedere di Trieste con i maestri X.A. Polomar, R. Busdon, J.A. Gonano, C.M. Feruglio. Dopo studi specifici a Lugano, idea e realizza vasi in vetro colorato, gioielli e fumetti.

Ha tenuto due personali: Gli occhi dell’anima nel 2011 nella Sala d’arte Centuria Centum Heredia di S. Martino di Terzo di Aquileia con installazioni, rielaborazioni e una scultura e La fatalità dell’indifferenza nel 2015 alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste con una serie di incisioni.

Ha partecipato alla mostra internazionale P.C. Dominioni. Cent’anni dopo in sedi istituzionali a Trieste e a Bruxelles, a rassegne e concorsi internazionali quali Trieste Contemporanea, Pittura e grafica di Agliano Terme, Grado Arte, XXII Concorso Lilian Caraian (segnalato) di Trieste, a varie edizioni di Opera XS e ad Artisti Contemporanei a Colonia, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della città tedesca, e a varie collettive.



DOVE: Sala Comunale d’Arte · piazza Unità d’Italia, 4 · 34121 Trieste

QUANDO: 9 - 28 agosto 2016

ORARIO: tutti i giorni ore 10 - 13 e 17 - 20

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFO: +39 389 1742268

Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione

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