FotoLeggendo arriva alla dodicesima edizione e si rinnova. O meglio, si contamina. Perché sono proprio le contaminazioni, gli sguardi trasversali, a legare insieme tutte le proposte del festival. Che quest’anno non mette in campo solo la fotografia ma anche street art, collages e glitch art. Fuori dai canoni tradizionali, si esce dalle sale per conquistare spazi nuovi. Che sono luoghi esterni: muri, piazze e strade. Un rinnovamento voluto – spiega Emilio D’Itri, direttore artistico – per superare i clichés che definiscono l’arte aprendola così a un pubblico vasto ma consapevole delle unioni tra diverse forme espressive.
La mancata definizione di confini è anche un’assenza di temi. Più di trenta i lavori fotografici esposti. David Alan Harvey, pietra miliare della fotografia, in mostra a Officine Fotografiche con «Tell it like it is», storia di una black family americana degli anni Sessanta. Insieme a Ina Schoenenburg, con «Exchanging Glances», Gaia Squarci, con «Broken Screen», e Francesca Belgiojoso con «(20)». Nel cortile di OF, in esposizione George Shiras, il padre della fotografia naturalistica.
Gli spazi del Loft accolgono «Odyssey», l’installazione multimediale dell’artista giapponese residente in Francia Miki Nitadori, sulla storia e le contaminazioni culturali dei migranti giapponesi. Presso il Rashomon il lavoro «La notte immensa», di Alisa Resnik, e Francesco Carpani con «MAA», lavoro sul tempo e la morte a Varanasi. Mobile photography, invece, in via degli Argonauti con #1415 Iran ed Everyday_Italy.
Il festival inaugura con una tre giorni (10, 11, 12 giugno) di presentazioni e letture portfolio. Ed eventi speciali come Temps Zero, concerto di improvvisazione su immagini, lo Slideluck, l’evento itinerante che unisce arte e cibo, Ammappaitalia, iniziativa di mappatura dell’Italia, e Foto da Rubare, blitz artistici che regalano l’arte alla strada.
Gli spazi e i locali coinvolti saranno la storica sede diOfficine Fotografiche in via Libetta, il Circolo degli Illuminati, Loft, Rashomon Club. A questi si aggiunge l’Istituto di istruzione Superiore Statale Cine tv Roberto Rossellini e l’Università degli studi Roma Tre. Dal 13 giugno al 2 luglio il festival si espande al resto della città: la stazione ferroviaria di Roma Porta San Paolo, il Polo Museale ATAC e una rete di gallerie che comprende Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, Interzone Galleria, 001, WSP Photography, Microprisma, Associazione culturale Officinenove.
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