Presentazione a Roma giovedì 9 luglio di 'DI LEI. Donne globali raccontano', libro che attraverso la fotografia fa parlare le badanti del loro quotidiano nelle famiglie italiane
Martedi, 07/07/2009 - E’ affidato a più di 50 fotografie e ai testi di Manuela De Leonardis, Roberta Agostini, Claudio Cecchini, Marco Delogu e Simona Filippini il volume (edito da Iacobelli) il racconto della vita quotidiane delle badanti che nelle nostre case accudiscono bambini e anziani e si occupano dei lavori di cura. E’ un progetto fotografico ideato da Simona Filippini e finanziato e patrocinato dalla Commissione delle Elette e dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma (l’organizzazione generale è curata dall’Associazione Culturale Camera21) e nasce come racconto di storie al femminile. “Un gruppo di donne immigrate, tra i venticinque e i cinquantacinque anni, fotografano il loro quotidiano all’interno di alcune famiglie italiane, dove hanno il ruolo riconosciuto di collaboratrici domestiche. Una di loro è badante di un’anziana signora, tutte le altre lavorano all’interno di nuclei familiari in cui sono presenti bambini. Il rapporto privilegiato è sempre - e comunque - con la signora, la datrice di lavoro. Uno scambio continuo di ruoli, partecipazione emotiva e complicità. Basta uno sguardo per intendersi, per sentirsi a casa”. “Di Lei. Donne globali raccontano” è una raccolta fotografica di scatti realizzati da badanti che fissano momenti di vita quotidiana nelle case italiane, che fotografano il loro ambiente di lavoro. “Arrivano dalle Filippine, dall’Ecuador, dal Perù, dal Brasile, dalla Romania e dall’Ucraina con storie difficili e intense perché parlano del coraggio di chi ha lasciato il proprio paese e gli affetti, affrontando solitudine, sconforto e difficoltà di ogni genere. Venire in Italia è la speranza per un presente migliore, quanto al futuro difficile fare previsioni. Alcune di queste donne sognano, un giorno, di costruirsi una casa nel paese d’origine. Altre, quelle che qui hanno messo su famiglia, preferiscono demandare ai loro figli - oggi bambini, domani adulti - l’idea di progettualità: bambini che - tra l’altro - hanno trovato una perfetta integrazione nel tessuto sociale italiano. L’orgoglio è la prima cosa che queste donne hanno dovuto mettere da parte, insieme ai titoli di studio. Per pulire, lavare, stirare, spolverare, cucinare, prendersi cura di grandi e piccini non c’è bisogno di una laurea, né tanto meno di una specializzazione. “Ogni lavoro è degno”, affermano all’unisono”. Ecco i nomi delle autrici delle foto e che hanno partecipato al progetto: Maria Acioly (Brasile), Agripina Aguilar Pircharde (Perù), Graciela Ayala (Ecuador), Monica Daniliuc (Romania), Irene Martin (Filippine), Isabelita Mendiola (Filippine), Arcelie Pagdilao (Filippine), Narciza Riasco Coronel De Jesus (Ecuador), Iaroslava Skolozdra (Ucraina), Sandra Tafur (Perù)
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