Sabato, 25/05/2013 - A Forlì, nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, il 24 maggio si è svolto un seminario sul tema della “tutela delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti da malattia oncologica”, promosso dalla locale Prefettura su proposta della Consigliera di parità della provincia di Forlì-Cesena, dott. Eva Carbonari, e da quella di Ravenna, dott. Fato Luwanga Nuro, in collaborazione con il presidente della Sezione Provinciale L.I.L.T e dal Presidente della Sezione FIDAPA di Forlì.
L’iniziativa rientra nell’attività da tempo curata in ambito provinciale, insieme ai diversi soggetti istituzionali competenti, allo scopo di elevare il livello della sicurezza nei luoghi di lavoro e realizza, in maniera concreta, alcune delle finalità sottese al Protocollo d’intesa, vigente dall’anno 2009, per “la promozione del benessere e della salute delle donne nel mondo del lavoro”.
Nel corso della giornata di studio, il Prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico dell’IRST IRCCS di Meldola, ha fornito un quadro generale sull’andamento della malattia in questa provincia, mentre il Dott. Nicola G.Parrotta, Primario INAIL di Forlì-Cesena, ha parlato delle patologie oncologiche nel quadro delle malattie professionali.
Il Dott. Daniele Severi, Dirigente medico responsabile Area medico legale dell’INPS di Forlì-Cesena e la Dott.ssa Marilena Mazzavillani, Medico del Lavoro del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Forlì, hanno poi apportato un contributo informativo sulla normativa di settore per il riconoscimento della malattia e indicazioni sulla prevenzione negli ambienti di lavoro, nonché sulla tutela dei lavoratori portatori di tale malattia.
Nell’occasione, presentato dalla Consigliera Nazionale di Parità, Prof.ssa Alessandra Servidori, è stato divulgato l’opuscolo informativo appositamente realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sottoscritto da CGIL, CISL, UIL, UGL e CANFSAL, finalizzato a diffondere una adeguata conoscenza dei diritti dei portatori della patologia.
L'intervento della Consigliera, molto applaudito perché nuovo nelle direttive e nei toni, ha poi invitato le imprese alla collaborazione fattiva, auspicando che un diverso approccio del problema faccia sì che informazione e prevenzione si sostituiscano alla repressione. Un orientamento di coinvolgimento a trecentosessanta gradi, dunque, che tutti auspichiamo veder accolto e condiviso al più presto al fine di evitare quanto più possibile i costi sociali e personali della malattia.
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