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Forlì, detenuti al lavoro per l’ambiente

Forlì, detenuti al lavoro per l’ambiente

Voci dal territorio - Inaugurato il primo laboratorio di recupero RAEE esterno al carcere

Martedi, 01/12/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009

Il reinserimento sociale e la riabilitazione dei detenuti passa dal lavoro, e in questo caso a trarne beneficio è anche l’ambiente. Lo stanno dimostrando i tre detenuti che per primi partecipano al progetto “RAEE in carcere”, un laboratorio per il recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) inaugurato a Forlì. Primo caso in Italia di esperienza di questo tipo esterna alla Casa circondariale, il laboratorio, che si trova in località Vecchiazzano, ha una doppia valenza: l’inclusione sociale della persona detenuta attraverso il lavoro e l´azione in favore dell´ambiente.

L´iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione di molti partner: oltre al Provveditorato regionale dell´amministrazione penitenziaria e alla direzione della Casa Circondariale di Forlì, la Provincia di Forlì-Cesena e il Comune di Forlì, la Direzione provinciale del Lavoro, la cooperativa sociale Gulliver, il Gruppo Hera, il consorzio Ecolight e il Centro Servizi RAEE, l´agenzia di formazione Techne, la società Cclg, le associazioni Cna, Legacoop e Confcooperative. 
Il progetto, inoltre, rientra in un più ampio intervento di inclusione sociale, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, avviato con il progetto comunitario Equal "Pegaso", di cui l´Agenzia formativa Techne Forlì-Cesena è stata ente capofila e che ha visto il coinvolgimento degli Istituti penitenziari di Forlì, Bologna e Ferrara.

Dare valore alla dignità della persona e aprire una porta sul mondo del lavoro sono gli obiettivi di “RAEE in carcere”, il cui intento finale è trovare una collocazione occupazionale ai detenuti, una volta scontata la pena.

Nel laboratorio di via Cà Dolce attualmente i partecipanti lavorano per 25 ore alla settimana, con un´adeguata retribuzione e il concorso della contrattazione sindacale. Compito dei lavoratori, raccogliere e smontare giocattoli e apparecchiature informatiche, piccoli e grandi elettrodomestici, frigoriferi, condizionatori, lavastoviglie. Le diverse componenti dei rifiuti vengono poi inviate agli impianti di trattamento finale per essere recuperati.

“RAEE in carcere” è un progetto possibile grazie alla sinergia tra i vari partner dei servizi ambientali, sinergia che ha una ricaduta sociale: il Gruppo Hera, importante multiutility regionale, fornisce i RAEE dai propri centri di raccolta; il Consorzio Ecolight - che associa alcune delle più importanti imprese nazionali e multinazionali del settore elettrico ed elettronico - organizza l´intero processo di trattamento dei RAEE e si occupa della remunerazione della cooperativa; la parte di logistica è invece affidata al Centro Servizi RAEE. Il primo a trarne beneficio è l´ambiente: il laboratorio a pieno regime potrà arrivare a stoccare e smaltire fino a 400 tonnellate di RAEE, permettendo di recuperare oltre 185mila kg di ferro, 100mila kg di plastica e più di 6mila kg di alluminio, e contribuendo al risparmio di quasi 800mila Kwh di energia elettrica.



(30 novembre 2009)

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