E' fissato per venerdì 7 marzo il presidio (Roma, piazza Santi Apostoli) che si unisce all'azione globale per chiedere che l'Apartheid delle donne sia considerato un crimine contro l’umanità
“Contro l’Apartheid che colpisce le donne in Afghanistan e in diverse parti del mondo, per la tutela e la promozione dei diritti umani” con questi obiettivi Fondazione Pangea “si unisce all’azione globale per chiedere all’Unione Europea e alle Nazioni Unite il riconoscimento dell'Apartheid delle donne come crimine contro l’umanità”. L’iniziativa avrà un momento di visibilità in occasione della Giornata internazionale delle donne. “Anche raccogliendo l’invito di numerose organizzazioni internazionali che organizzeranno manifestazioni analoghe in diverse parti del mondo, noi come Fondazione Pangea organizzeremo un presidio a Roma il 7 marzo, dalle 10 alle 13, in piazza Santi Apostoli. Invitiamo tutte le persone della società civile, associazioni e singoli, a unirsi al coro di chi dice basta all’Apartheid contro le donne e ai tentativi di eliminarle da ogni aspetto della vita pubblica e privata, in Afghanistan come in altre parti del mondo tra cui l’Iran”. Oltre alla partecipazione, l'invito è a portare cartelli con messaggi per i diritti delle donne.
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