Sabato, 28/10/2023 - Prende il via oggi, 28 ottobre, a Firenze, France Odeon, il festival del cinema francese che giunge quest’anno alla sua quindicesima edizione e durerà fino all’1 novembre prossimo.
Diretto da Francesco Ranieri Martinotti, con la presidenza di Enrico Castaldi, l’evento è realizzato in collaborazione con l’Institut Français Firenze e Fondazione Sistema Toscana. Per 5 giorni, al Cinema La Compagnia, saran presentati 14 lungometraggi, tra commedie e film d’autore, la maggior parte dei quali in anteprima italiana.
Si inizia, dunque, alle 16.45 con la proiezione di "Iris et les hommes" di Caroline Vignal, una raffinata commedia dalle voci femminili per la quale la regista, ospite in sala, torna a lavorare con Laure Calamy. Iris, la protagonista, è una donna di quarant’anni che, agli occhi degli altri, sembra avere tutto: un marito perfetto e due figlie modello. Ma da quanto le manca l’amore?
La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà poi alle 19.00, con l’apparente paradossale anteprima - che anteprima non è - di un film diretto da un regista americano, Woody Allen, che ha scelto però per il suo thriller "Coup de Chance" un’ambientazione parigina ed un cast tutto francese. Già presentato fuori concorso alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film racconta un triangolo amoroso, con uno straordinario Melvil Poupaud nel ruolo del marito. Il film sarà replicato domenica alle 21.30.
La serata si chiuderà con "Sidonie au Japon" di Élise Girard, con la primadonna del cinema francese ormai da decenni, una sempre straordinaria Isabelle Huppert, stavolta nei panni di una scrittrice di successo ed un’ambientazione ‘impressionista’: il Giappone, paese molto amato dai pittori e dagli intellettuali in genere, francesi.
Il film è stato presentato quest’anno in concorso alla XX edizione delle Giornate degli Autori, a Venezia 80.
La Girard, prima di diventare regista, ha lavorato come addetta stampa per Cinémas Action. Inizialmente ha diretto due documentari: uno proprio su Cinémas Action e l'altro su Roger Diamantis, il fondatore del Saint André des Arts: "Seuls sont les indomptés, l'aventure des Cinémas Action" (2003) e "Roger Diamantis ou la vraie vie" (2005). Nel 2011 ha realizzato "Belleville Tokyo", un esordio nel lungometraggio acclamato da pubblico e critica. Un successo raggiunto nuovamente con "Strange Birds" (2016), presentato alla Berlinale (Forum). Per "Sidonie au Japon" ha beneficiato della borsa di studio dell'istituto francese Louis Lumière, che le ha permesso di risiedere a Kyoto nel 2017.
« "Sidonie au Japon" – ha dichiarato la Girard - è nato dalle sensazioni che ho provato quando ho scoperto il Giappone, ancora nel 2013. Appena iniziato a scrivere, ho pensato al volto di Isabelle Huppert e ho scelto il nome Sidonie per la sua consonanza col giapponese, ma anche come omaggio a Colette, una scrittrice a cui sono particolarmente affezionata. Attraverso questo film-viaggio, volevo parlare del lutto, della rinascita, dell'amore che ritorna inaspettatamente. "Sidonie au Japon" riprende la ‘connessione’ tra passato e presente, tra la fine del lutto e l'inizio dell'amore. Mostra l'incontro di due personaggi che potrebbero incarnare la Francia ed il Giappone. Il film è anche una dichiarazione d'amore ad un paese che sento vicino ed estraneo. Il mio gusto per l'antico e l'ultramoderno qui trova un'eco reale. Vi è un continuo rimando tra i due elementi e, secondo me, questo fa del Giappone un paese d'elezione per il cinema ».
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