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Fiori del male… come da una storia di violenza può nascere l’impegno per sconfiggerla

Fiori del male… come da una storia di violenza può nascere l’impegno per sconfiggerla

Emilia Romagna - Aveva 15 anni meno di lui ed entusiasmo da vendere. Si lasciò incantare dai suoi modi, desiderò una famiglia con lui, nonostante tutti l'avessero messa in guardia

Moriconi Rita Domenica, 16/06/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2013

Aveva 15 anni meno di lui ed entusiasmo da vendere. Si lasciò incantare dai suoi modi, dai racconti che le faceva e desiderò con tutta se stessa di avere una famiglia con lui, nonostante tutti l'avessero messa in guardia vista la sua condotta negli anni precedenti: due mogli, un figlio e molte ex fidanzate... Forse lei peccò di presunzione pensando che poteva essere “quella giusta” e per questo nei primi tempi, davanti alle offese e alle minacce, lo giustificava e si sentiva per giunta in colpa. Poi le minacce e le ingiurie divennero sempre più pesanti, andava bene solo quando era come decideva lui, per cucinare, per accudire la casa, per accompagnare il figlio di lui a scuola, per il resto no! Per il resto era solo e sempre sbagliata. Le mortificazioni erano sempre più insistenti, veniva mortificata su tutto, per il lavoro che faceva, per le amicizie che aveva, per la famiglia da cui proveniva e dopo le mortificazioni cominciarono ad arrivare le spinte, gli insulti, le mani. Ebbero una figlia, piccola alla nascita, che aveva bisogno di attenzioni particolari, ma nemmeno questo lo aiutò ad essere più comprensivo, più amorevole.

La prima volta che lei si recò dall'Avvocato la bambina aveva pochi mesi, dopo un episodio davvero forte: per un litigio lui se n'era andato, ricoprendola di insulti e dicendole di non farsi più vedere. Ma le ci vollero ancora un po' di tempo e tanti tentativi di mediazione per prendere il coraggio di reagire. L'anno dopo dall'Avvocato lei tornò per una separazione giudiziale. Sono da allora passati quattro anni, una Ctu interminabile che stabilisce un disturbo della personalità di lui, quattro percorsi di mediazione, molte denunce, un dente rotto e diversi lividi, ma ce l'ha fatta. E’ riuscita a tutelare se stessa e la sua bambina, che cresce serena con una madre che le fa anche da padre. Sono stati anni durissimi, di sofferenza, di angoscia, di mortificazione. È stata comunque una donna fortunata, perché ha avuto la vicinanza della sua famiglia, il sostegno della sua Avvocata e della sua Consulente di Parte, la disponibilità economica di intraprendere questo percorso che sembrava davvero non terminare mai. Io vorrei che tutte le donne che subiscono quotidianamente violenze di ogni genere avessero la possibilità di reagire, di sentirsi sicure, non sole e di ritrovare la gioia e l'entusiasmo di vivere. Purtroppo ci sono tante donne, troppe donne, che questa possibilità non ce l'hanno, che sono sole, che subiscono per non subire ancora di più. Dobbiamo ringraziare gli avvocati e i consulenti che queste donne le aiutano, per quanto possibile, ad uscire dall’incubo. Avvocati e consulenti che prestano gratuitamente la loro professionalità ed il loro tempo alle donne come l'Avvocato Giovanna Fava, presidente del forum donne giuriste, o come la dottoressa Barbara Soncini, CTP e mediatrice familiare, che le donne, prima ancora di assisterle, le tutelano. Voglio ringraziare la rete di associazioni, che la nostra Regione sostiene, che svolgono attività contro la violenza, di accoglienza a donne sole, ed anche i Centri, come quello di Modena "Liberiamoci dalla Violenza" (LDV) che aiutano, in una forma importantissima di sostegno e di prevenzione e con brillanti risultati, gli uomini che agiscono violenza. Voglio ringraziare tutte le donne che trovano il coraggio di denunciare quello che hanno subito, perché anche grazie a loro le altre sapranno che si può uscirne e quelle che non si fanno spaventare dai tempi a volte "lunghi" della giustizia, perché credono ancora, come me, che una giustizia ci sia. Il mio impegno sarà sempre orientato ad operare in loro aiuto, perché ci siano più centri di accoglienza, perché non passino anni dopo una denuncia per stalking, perché forse poi sarà troppo tardi; perché i consulenti che operano per chi è meno fortunato siano sempre di più e sempre di più possano combattere ogni forma di violenza di genere; perché nel mio Paese, nella mia regione, una donna abbia la possibilità anche di commettere errori. Ci sono uomini meravigliosi, compagni affidabili, padri esemplari e ringrazio anche loro. Ed anche a loro chiedo di aiutare le donne che non hanno avuto la fortuna di averne di simili accanto... come non l'ho avuta io.



(Redazionale)

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