Filastrocche a spasso di Simonetta Mastromatteo, Rupe Mutevole Edizioni
Filastrocche di una pagina ciascuna che invadono la fantasia con orsi musicisti, gatti strambi, cani nani, galli col chimono, camerieri pasticcioni, venditori di malattie.
Giovedi, 21/06/2012 - “Tra gli anticonformisti/ cittadini di Agna/ ce n’era uno/ che era veramente una lagna,/ era nato nel paese di Montagnana/ viveva con un gatto in una carovana;/ lavorava in un cantiere/ di Arquà Petrarca/ e quando pioveva/ ci andava sempre in barca./ […]” – “Personaggi padovani”
La filastrocca, una forma di letteratura ormai quasi scomparsa. Aver tra le mani un libro di filastrocche non è usuale e dunque provoca una strana sensazione, una sensazione di antico, di prezioso da preservare.
“Filastrocche a spasso”, edito nell’aprile 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una pubblicazione di Simonetta Mastromatteo. Trenta filastrocche che trattano diversi argomenti scritte in versi che riprendono un antico modo di confrontarsi con il lettore. Uno sguardo verso il popolo e le sue usanze, uno sguardo accurato verso ciò la diversità e la complementarietà della società.
Una raccolta da leggere in ogni momento della giornata, da leggere ai nipoti, ai figli, da leggere prima di andare a dormire per dirigere la mente nelle storie raccontate dall’autrice. I protagonisti sono sia uomini sia animali come di buona norma per il genere letterario; è presente un buon uso della rima e della musicalità.
“C’era un personaggio di nome Saverio/ che prendeva le cose troppo sul serio,/ si spremeva le meningi con le mani/ dicendo che faceva un male da cani./ ‘Però così’ egli aggiungeva fermamente/ ‘presto sarò più di tutti intelligente’./ Il suo figliolo si chiamava Pier Tonto/ non era meno mammalucco in confronto./ […]” – “Modi di dire”
Storielle popolari che nessuno più tramanda, storielle che raccontano delle sfortune di Saverio e di suo figlio Pier Tonto, della loro innocenza ed allo stesso tempi superbia. Filastrocche di una pagina ciascuna che invadono la fantasia con orsi musicisti, gatti strambi, cani nani, galli col chimono, camerieri pasticcioni, venditori di malattie.
“C’era una volta/ un venditore ambulante/ urlava per le strade/ in modo assordante;/ vendeva le malattie a tutti quanti/ prima di afferrarle/ si metteva i guanti./ ‘ Un chilo di morbillo alla signorina/ un etto di varicella a sua cugina’./ La cliente: ‘Preferisco un’influenza/ ho avuto il morbillo/ nell’adolescenza’./ […]” – “Il venditore di malattie”
Rupe Mutevole Edizioni sarà presente ad ottobre alla Fiera Internazionale del Libro di Milano:
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