Martedi, 05/09/2017 - Il programma del Festival della Salutesi conferma intenso e largo interesse per questa nuova e speciale edizione: la decima!
Dal 28 settembre al 1 ottobre la cittadella della Salute ospiterà l’evento, nella splendida cornice delle Terme Tettuccio e delle Terme Excelsior di Montecatini Terme. “Anche quest’anno sarà proposto un ricco palinsesto di eventi che approfondiranno i temi del welfare, della prevenzione e delle cure e della previdenza; della sostenibilità e dell’ambiente; dell’innovazione tecnologica e della ricerca; del presente e del futuro della salute, della sua economia e dei settori trasversali – spiegano gli organizzatori - . Abbiamo ideato uno spazio dedicato, la Welfare House, in cui i principali soggetti imprenditoriali, sociali, economici e del mondo della sanità pubblica e privata affronteranno i temi legati alle politiche e all'economia del Welfare aziendale e individuale. Altra attenzione particolare sarà riservata agli incontri con gli studenti medi perché è ai più giovani che occorre spiegare l’importanza di adottare stili di vita più salutari”. La prevenzione è il filo conduttore del programma, scelta in sintonia con le scelte di politica sanitaria cui si ispira la Regione Toscana e sottoscritte dal Comune di Montecatini Terme che, non a caso, è proclamato Comune Europeo dello Sport.
La tre giorni sarà densa di appuntamenti con oltre 300 relatori che, in circa 100 talk show, affronteranno le più attuali tematiche legate alla salute, al welfare e al sistema sanità del Paese. “Il Festival della Salute è una straordinaria lente d'ingrandimento attraverso cui si osservano le trasformazioni della domanda di benessere, le acquisizioni disciplinari e scientifiche, i modelli organizzativi – osservano gli organizzatori -, tutti aspetti che hanno contribuito nel corso degli ultimi decenni a dare vita alla transizione del sistema dei servizi sanitari in Italia da costola del tradizionale welfare-state a rete complessa di relazioni tra elementi di socialità, statualità e mercato”.
Il Festival della Salute, con dieci edizioni di successo, è ormai un consolidato appuntamento utile anche per creare occasioni di incontro tra imprese, istituzioni e associazioni di volontariato, oltre che occasione per esporre prodotti e servizi e per proporre a visitatori e visitatrici screening gratuiti.
Tra le curiosità, si segnala “Animale… a Chi???”, spettacolo d’intrattenimento scientifico dedicato ai nostri amici animali, ideato ed organizzato da Eventi Diversi allo scopo di illustrare il corretto rapporto Uomo/Animale di comprendere le qualità degli animali come assistenti emozionali e di attività di ausilio terapeutico verso alcune patologie dell’Uomo. L’appuntamento, fissato per Sabato 30 Settembre nel Parco antistante le Terme Tettuccio, a partire dalle ore 15:00 sarà occasione, quindi, per parlare di Pet Therapy, terapia con gli animali d’affezione, e delle molteplici attività e terapie assistite con gli animali.
Il programma del Festival, tra le altre cose, presentarà ad un pubblico di addetti ai lavori il talk show, condotto da Giovanni Favero Direttore Responsabile di UPSide Risk, Shared Welfare: il sistema sanitario italiano tra governance. Sostenibilità e responsabilità sociale, con Emilia Grazia De Biasi Presidente commissione sanità del Senato Marco Vecchietti, CEO della RBM Salute; Salvatore Carbonaro, Presidente Praesidium spa, Stefania Saccardi assessore alla Sanità della Regione toscana; Federica Rambaldi avvocato, Leonardo Cianchi presidente CFT cooperativa fiorentina trasporti. Il talk vuole essere di natura partecipata e multidisciplinare. Pertanto, si invitano tutti gli interessati a presentare suggerimenti, istanze ad una delle otto sessioni tematiche e che verranno anche approfondite nella Welfare Living Room in incontri one2one; per partecipare è necessario prenotarsi entro il 25 settembre (per prenotazioni)
Il talk show prevede sessioni tematiche parallele:
1) Sostenibilità e politiche di welfare socio-sanitario
La perdurante crisi economica ha indotto tutti i paesi europei a ripensare, almeno in parte, le politiche di welfare socio-sanitario, in ragione della sempre più difficile sostenibilità del sistema. Nel nostro Paese ciò sta avvenendo con la revisione dei LEA, e con l’attuazione del Patto per la salute 2014-2016 e della Legge di stabilità. Analisi, suggestioni e proposte per passare dal “welfare state” al “welfare mix”, comunitario e generativo (o altro).
2) Governance e valutazione in sanità, tra ospedale e territorio
Dall’evoluzione sia del concetto di salute (sempre più olistico) che del concetto di cura (to care), troviamo servizi o progetti assistenziali socio-sanitari di varia natura in forma diretta o in strutture territoriali intermedie (Servizi distrettuali, Servizi socio-sanitari, Case per la salute) o di base (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Infermieristica di comunità, Terzo settore, Servizi di comunità in genere). In questo quadro si inseriscono i servizi territoriali alla persona gestiti da Enti Locali, Agenzie di varia natura, servizi del no profit; questi ultimi rispondono direttamente con veri e propri interventi psico-socio-sanitari e/o con interventi di prevenzione (empowerment gruppale, istituzionale, comunitario) e politiche di promozione della salute. Questa area tematica vuole raccogliere contributi valutativi, anche micro, non solo sociologici, di questi progetti o servizi.
3) Salute e web society: teoria e ricerca
L’uso di Internet e delle ICT nel mondo sanitario privato e pubblico riveste una straordinaria importanza sia nell’analisi degli impatti, sia e soprattutto nella promozione concreta dei servizi. L’e-Health si inserisce nella web society, ossia nell’era della rivoluzione digitale in cui il web 2.0 e nuove evoluzioni sono entrate nella quotidianità delle interazioni degli individui, ed è alla base di un cambiamento profondo dei processi e delle organizzazione preposte ai servizi sociosanitari e, più in generale, anche dei sistemi di welfare. Anche le tecniche di ricerca sociale, attraverso soluzioni tecnologiche (e-methods), sono alla base di nuove modalità di pensare e fare ricerca.
4) Cittadini protagonisti di buone pratiche sociali per la salute
La crisi economica e del welfare richiede nuovi paradigmi per uno sviluppo non solo economico, ma anche sociale, culturale, etico che concorra, insieme al sistema di welfare, al miglioramento della qualità della vita. In questo scenario di innovazione sociale tende ad emergere anche un nuovo ruolo del cittadino non più inteso solo come utente/paziente/consumatore, ma come imprenditore di qualità della vita. La sessione intende focalizzare l’attenzione sui progetti e le esperienze di cittadinanza attiva, nel contesto socio-sanitario, ed in particolare sul ruolo della sociologia nella promozione di empowerment del cittadino, quale protagonista di Buone pratiche sociali per la salute.
5) Salute e genere: il contributo della sociologia all’approccio multidisciplinare
Partendo dal concetto multidimensionale di salute e dalla categoria di genere, superando il dualismo natura/cultura,si intende proporre un approccio multidisciplinare a favore di una proficua contaminazione tra pratiche di ricerca e contesti culturali. L’interazione tra sociologia e scienza medica costituisce un indubbio valore euristico nella produzione di conoscenze e un approccio rilevante per la definizione di scenari innovativi e buone pratiche. La sessione accoglierà papers che affronteranno sia tematiche teoriche, sul piano epistemologico, che risultati di lavori inerenti a prevenzione, cura e diagnosi di malattie finalizzati alla co-costruzione di un welfare socio-sanitario.
6) L’Aging Society alla prova
Insieme alla Germania, l’Italia è oggi il Paese europeo con il più alto tasso di invecchiamento, cifra vicino alla quale si attesta il Giappone, unica nazione al mondo le cui proiezioni superano entro il 2050 le nostre. Pertanto i cambiamenti demografici della popolazione, e in particolare i processi in atto di invecchiamento nella cui quota rientra una parte della popolazione migrante presente, richiedono una attenzione costante rivolta alla programmazione, promozione e realizzazione di politiche socio-sanitarie coerenti. Sono necessarie perciò adeguate riflessioni e azioni strategiche basate su esperienze e best practices, sperimentazioni di modelli innovativi, decentramento amministrativo, sostegno all’housing sociale, interventi di sanità digitale efficienti e sostenibili, restituendo così reale capacità welfaristica a istituzioni ed enti locali interessati.
7) (Nuove) dipendenze e mutamento dei servizi nella web society
Le dipendenze individuano una vasta fenomenologia di problemi sociali e di salute in cui gli interventi dei servizi di welfare spesso diventano fattore di moltiplicazione e non di contrasto delle disuguaglianze (sociali e di salute). La sessione punta a fare emergere non soltanto il “mondo mutante” delle nuove addiction ma anche la dimensione socialmente integrata dei nuovi consumatori e le diverse forme, esperienze o buone prassi di innovazione nei servizi per le dipendenze nell’era della web society.
8) Public Health, processi migratori e relazioni di cura
Le politiche di salute pubblica si confrontano sempre più con assetti multidisciplinari e transculturali. La sfida dei servizi sociosanitari si pone nella necessità di dare risposte adeguate alla persona proveniente da altri contesti culturali sia nei termini di relazione che di comunicazione. Sarebbe auspicabile ripensare i servizi utilizzando percorsi di resilienza nell’assistente al paziente.
9) Le prospettive della sanità tra ddl Concorrenza e Rc medica
Pur con le positive intenzioni della legge 24, permangono difficoltà nella definizione dei modelli previsionali di stima dei costi di una polizza per la copertura sanitaria delle strutture. La stessa Gelli e il decreto da poco approvato aprono però la strada alla sostenibilità economica del sistema sanitario italiano.
10) Conciliazione vita-lavoro e i nuovi sgravi contributivi per i datori di lavoro
Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, hanno firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro che prevedano istituti specifici di conciliazione tra vita professionale e privata nei contratti aziendali. Il beneficio potrà essere riconosciuto ai contratti sottoscritti e depositati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e non oltre il 31 agosto 2018. Con comunicato stampa del 14 settembre 2017, il Ministero del lavoro ha annunciato che è stato firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori.
Lascia un Commento