Domani 14, la seconda domenica di maggio, sarà celebrata la tradizionale Festa della Mamma, uno dei momenti imperdibili da dedicare a chi ci ha messo al mondo.
Allora, visto che anche il pensiero di lei è imprescindibilmente legato alle nostre radici, alla nostra 'civiltà e lingua di latte', quella dialettale, cui puntualmente alludeva Ugo Foscolo, perché non collegarlo ad una delle più belle liriche scritte in lingua dialettale ferrarese da uno dei più grandi Poeti della nostra terra, Alfonso FERRAGUTI, nato e vissuto a Marrara, in provincia di Ferrara, nel 1912, e deceduto la vigilia di Natale del 1980.
Ottimo agronomo - innamorato di Ferrara e del suo territorio che furon il suo destino, a tutto tondo - seppe fondere la sua professione con la sua base culturale classica greco - latina.
La breve poesia riportata, infatti, ricorda molto lo stile dei neoteroi greci, l'equivalente dei poetae novi latini come Catullo che con il suo Carme 85, Odi et amo, splendido distico elegiaco formato di due soli versi, riuscì ad esprimere una amore davvero universale, seppur diverso, come quello espresso da Ferraguti per la figura della Madre.
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