Mercoledi, 06/10/2021 - Uma Thurman è la protagonista dell'immagine ufficiale della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 14 al 24 ottobre 2021 presso l'Auditorium Parco della Musica – frutto del lavoro dell’archistar Renzo Piano - con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.
La foto è un omaggio all'attrice statunitense e alla sua performance in “Kill Bill: Volume 2” di Quentin Tarantino, che riceverà il Premio alla Carriera nel corso della Festa del Cinema 2021.
E così recita la descrizione:
"Lo sguardo ipnotico dell'interprete attraversa lo schermo cinematografico e parla direttamente allo spettatore. Il viso della Thurman è un concentrato di energia, libertà e passione (...).
A proposito della scelta dell’attrice come protagonista dell'immagine ufficiale della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, Laura Delli Colli ha affermato:
"La scelta di siglare la Festa con l'immagine di un personaggio cult che continua a attraversare il cinema amato anche dalle generazioni più giovani, non è solo un omaggio ad un'attrice straordinaria ma un modo per augurare al cinema, oltre ogni cliché, la stessa energia e la stessa capacità di continuare a combattere per una vera stagione di ripartenza".
Un buon auspicio, insomma.
Il programma della Festa presentato oggi a Roma – quest’anno con molte declinazioni al femminile nelle varie sezioni ed eventi - ospiterà proiezioni in anteprima, Incontri Ravvicinati con autori e attori del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura, retrospettive ed omaggi dedicati ai più celebri maestri del cinema mondiale, convegni e dibattiti per approfondire aspetti tecnici, artistici e produttivi legati alla sfera dell'audiovisivo, mostre e installazioni fra l'Auditorium ed il resto della città. I film della Selezione Ufficiale concorrono all'assegnazione del Premio del Pubblico.
Una parte del programma sarà visibile attraverso la piattaforma Digital RFF. Accanto alla Festa, come sezione autonoma e parallela, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film rivolti alle giovani generazioni.
La natura della Festa del Cinema è, nella sintesi, tra una programmazione di qualità e una fruizione popolare: il pubblico è, infatti, il vero protagonista.
Film scelti nel panorama del cinema indipendente, nella produzione di genere, nell’opera di autori affermati, in quella di registi emergenti, nella ricerca e nella sperimentazione, nel cinema di dichiarata vocazione spettacolare, nell’animazione, nella ‘visual art’ e nei documentari. I film della Selezione Ufficiale concorrono all’assegnazione del Premio del Pubblico.
Ci sarà uno spazio dedicato ad alcuni titoli molto attesi che arrivano alla Festa del Cinema dopo un sorprendente esordio nell’ambito dei festival migliori a livello internazionale.
Tra essi piace citare, uno su tutti, MOTHERING SUNDAY, di Eva Husson, Regno Unito, 2021 che nel cast stellare comprende: Odessa Young, Josh O’Connor, Colin Firth, Olivia Colman, Sopé Dìrísù ed una rediviva e sempre grande Glenda Jackson.
Il film di apertura sarà: THE EYES OF TAMMY FAYE, di Michael Showalter, Stati Uniti, 2021, con Jessica Chastain, Andrew Garfield, Cherry Jones, Vincent D’Onofrio, Sam Jaeger, Fredric Lehne.
Nel corso degli anni ’70 e ’80, la telepredicatrice evangelista Tammy Faye (Jessica Chastain), e suo marito, Jim Bakker, entrambi di umili origini, crearono la più nota rete televisiva di trasmissioni religiose al mondo e un parco a tema cristiano.
Alla Chastain, attrice di rango, in ispecie teatrale, è dedicato un evento comprendente alcuni dei suoi migliori film, oltreché un incontro col pubblico proprio alla presentazione della pellicola di apertura di cui, per l’appunto, è protagonista.
Classe 1977, californiana, la Chastain si dedicò alla recitazione fin da piccola, grazie alla nonna che la portava spesso a teatro. A nove anni scoprì un’altra passione, quella per la danza ed a tredici entrò a far parte di un corpo di ballo. Ancora adolescente, si esibì in spettacoli teatrali ispirati alle opere di William Shakespeare. Nel 1998 è Giulietta in una versione di grande successo del dramma shakespeariano, grazie al quale fa un’audizione per la prestigiosa Juilliard School di New York, dove continua a studiare recitazione. Dopo essere apparsa in alcune serie TV (da Dark Shadows a E.R. - Medici in prima linea) esordì al cinema con il film “Jolene” di Dan Ireland, per il quale fu premiata come migliore attrice protagonista al Seattle International Film Festival, ma è nel 2011 che la sua carriera compie un balzo in avanti. Al Pacino la vuole per uno dei suoi capolavori, “Wild Salomé”, così come Jeff Nichols per “Take Shelter”. Nello stesso anno è nel cast di “The Help” diretta da Tate Taylor, ruolo per cui riceve una candidatura ai Golden Globe, una agli Oscar ed un’altra ai BAFTA, come migliore attrice non protagonista. È una incredibile protagonista femminile invece di “The Tree of Life” di Terrence Malick, film vincitore della Palma d’oro al 64° Festival di Cannes. Nel 2013 ricevette poi una seconda nomination agli Oscar, stavolta come protagonista, per “Zero Dark Thirty” della mitica Kathryn Bigelow. Negli anni a seguire ha poi lavorato con alcuni dei migliori registi del mondo, quali Christopher Nolan “Interstellar”, Guillermo del Toro “Crimson Peak” e Aaron Sorkin “Molly’s Game”.
E ‘last but not least’ da ricordare il suo esser co-protagonista con Oscar Isaac in Scene da un matrimonio, miniserie – remake di quella omonima di Ingmar Bergman (interpretata da due meravigliosi Liv Ullmann ed Erland Josephson, n.d.r.), presentata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di quest’anno e già presente su Sky dal 20 settembre scorso.
Il film di chiusura della Festa del Cinema e di Alice nella Città, enfin, sarà ETERNALS, della ormai ‘eterna’ e non più...Nomadland...Chloé Zhao, Stati Uniti/GB, 2021 un davvero lungo-metraggio – 150’ – che nel cast comprende: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry e la sempre più iconica Angelina Jolie e meno Pitt...
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