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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015: POCHI MA BUONI I PREMI DELLA MANIFESTAZIONE.

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015: POCHI MA BUONI I PREMI DELLA MANIFESTAZIONE.

Le dee indiane arrabbiate del film ‘Angry Indian Goddesses’ conquistano il premio del pubblico (BNL Paribas), l’unico assegnato quest’anno alle opere della selezione ufficiale. Tre vittorie al femminile per i film di “Alice nella città

Mercoledi, 28/10/2015 -
L’India di oggi e quella di ieri si fondono in un film indipendente e carico di suggestioni, energia, passione, suoni, colori, ma anche ambivalenze, mistero e dolore: così “Angry Indian Goddesses”, diretto dal regista Pan Nalin, nativo del Gujarat, ha saputo conquistare gli spettatori votanti ed aggiudicarsi il premio. In un’India contemporanea apparentemente modernissima, dove si parla di matrimoni omosessuali, coppie di fatto, donne professionalmente e sessualmente emancipate, basta un gruppo di violenti maschilisti, detentori della tradizione per comodo e non certo per convinzioni, per ricadere nell’abuso e nel femminicidio. Un film che si schiera con forza dalla parte delle donne e mette in luce le tante contraddizioni della società indiana rispetto alla condizione femminile.



“Sono particolarmente lieta che un film coraggioso, rivelatore, in grado di far luce sulla condizione femminile in India, anche attraverso un genere solitamente al maschile, abbia ricevuto il massimo gradimento da parte dei nostri spettatori – ha affermato Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma – il risultato ci mostra come il pubblico della Festa sia sempre pronto a leggere e premiare le proposte più interessanti, innovative e al tempo stesso popolari, provenienti dal miglior cinema internazionale”.



Per quanto riguarda, invece, la sezione autonoma “Alice nella Città”, di cui abbiamo già parlato diffusamente su Noidonne, la giuria composta da ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni selezionati sull’intero territorio nazionale, ha assegnato il premio come miglior film del concorso Young/Adult a “Four Kings”, primo lungometraggio della regista tedesca Theresa Von Eltz, con la seguente motivazione:

“Per la grande efficacia e sensibilità di quest’opera prima, per la recitazione travolgente e studiata, per la sua fotografia dai colori freddi ma capaci di trasmettere calore e per il giusto equilibrio tra musiche e silenzi”.



La meritata vittoria di “The Wolfpack-Il branco”, della filmaker Crystal Moselle, nel concorso per il premio Taodue - Camera d’Oro, per la miglior opera prima, è stata così motivata dalla Giuria: “Per l’occhio lucido e la compiutezza con cui la regista ha raccontato una storia intensa, curiosa e difficile; per la naturalezza e la genuinità del registro usato, come per la coerenza nel seguire la vicenda in tutto il suo arco temporale; per la forza dei personaggi, che personaggi non sono”.



Infine la menzione speciale per l’intenso “Mustang”, della regista turca Deniz Gamze Erguven, pellicola che rappresenterà la Francia ai prossimi Oscar, ha avuto la seguente motivazione: “Per la forza e la gioia con cui il film racconta, attraverso una regia forte e matura e un tono allo stesso tempo leggero e drammatico, l’animo di cinque giovani donne e il loro passaggio da un’adolescenza segregata a una vita adulta imposta, attraverso l’elaborazione della vita e della libertà”.

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