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Ferrara / Festa nazionale donne Partito Democratico

Ferrara / Festa nazionale donne Partito Democratico

Dal 14 al 22 luglio le donne democratiche a Ferrara per parlare di politica e cultura alla loro Festa nazionale

Lunedi, 16/07/2012 - "Lo avevamo già deciso prima del terremoto che ha scosso l'intera Emilia-Romagna e dopo ci siamo dette che mantenere questa decisione sarebbe stato il nostro modo di stare accanto a chi ha vissuto un'esperienza drammatica che ha colpito persone, famiglie, che può mettere in ginocchio un'intera economia". Così Roberta Agostini, Coordinatrice Conferenza nazionale Donne PD, commenta la Festa Nazionale in corso di svolgimento a Ferrara. "Abbiamo voluto una festa sotto il segno della ricostruzione e della speranza. Anche perché siamo convinte che ricostruzione e speranza partano dalle donne, dalle loro capacità, troppo spesso sprecate e sottoutilizzate, e dalla loro forza, troppo spesso sottovalutata. Non possiamo permetterci che quasi la metà della popolazione italiana di fatto sia esclusa dal mondo del lavoro, dai vertici delle carriere, dai luoghi dove si decide. E soprattutto le donne non possono più

sostenere il peso di un welfare che manca".

Una settimana di incontri e dibattiti, di presentazioni di libri, proiezioni di film ed esibizioni musicali, con tanti ospiti, "per confrontare in modo aperto le idee e le proposte delle donne (e degli uomini) del PD intorno al progetto di alternativa che proponiamo al Paese". E' prevista anche la seconda parte della scuola di politica dedicata alle ragazze sul tema della democrazia paritaria e delle leggi sulla presenza femminile nelle istituzioni.

"Mantenere la Festa a Ferrara ha senso anche per mantenere alta l’attenzione su questi territori, per non cedere alla paura, per non indugiare nel pessimismo" osserva Caterina Palmonari, Coordinatrice Conferenza Provinciale Donne PD Ferrara. "Ci siamo rimboccate le maniche per ripartire, e ripartire dalle Donne è un messaggio che credo essere decisivo non solo per Ferrara, ma per tutto il Paese.La Festa Nazionale delle Donne Democratiche è una Festa che abbiamo pensato e curato nelle iniziative politiche, ma anche nelle iniziative culturali con alcune proposte nuove nella forma".

Nella Festa è ospiatata infatti l’installazione artistica di Loredana Longo "Floor # 5 Triangle Shirtwaist Fire, 2012", una mostra dedicata a Coco Chanel, una rassegna cinematografica notturna, un concorso di cortometraggi per registe taliane, la libreria delle donne, la scuola di politica dedicata alle ragazze, una corsa in rosa contro i tumori del seno, uno spettacolo teatrale e la

presentazione di diversi libri.

"Parlamentari, Amministratrici, Donne dei Sindacati e delle Associazioni, Professioniste, Scrittrici, Attrici, Registe, Musiciste e Mamme in un mix plurale per valorizzare il talento femminile in tutte le sue espressioni in un confronto aperto e paritario con gli uomini. Un confronto che consenta di regalare a questo Paese quel 'doppio sguardo sulla realtà' di cui c’è tanto bisogno" ha concluso Caterina Palmonari ringraziando le volontarie e i volontari che lavorano nella Festa, soprattutto le Donne della Conferenza Provinciale di Ferrara "senza le quali tutto questo non sarebbe stato possibile".

Il senso politico dell'evento lo riconferma Lucia Bongarzone, Coordinatrice Conferenza Regionale Donne Emilia Romagna: "Non possiamo essere un paese per soli uomini, in cui i luoghi delle decisioni sono occupati da uomini, in cui i luoghi pubblici sono destinati a soli uomini. Questo ha determinato negli anni l’affermazione di un spirito di accettazione di una subalternità del

ruolo femminile che bene non fa alla nostra democrazia. Il mio impegno, il nostro impegno quotidiano come Conferenza Regionale è quello di far finire questo stato di cose e di imprimere un’accelerazione al raggiungimento di una vera democrazia paritaria.

La parola che più racchiude il senso del nostro lavoro è ricostruzione. Ricostruzione di una identità finora soffocata, troppo spesso sottomessa a logiche che non ci appartengono e non ci rappresentano. Ricostruzione di una democrazia più giusta e più rappresentativa che trovi nelle donne la sua sintesi migliore, ricostruzione di una società equa dove essere donna non è una complicazione ma un fatto normale. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma sicuramente alla nostra portata".

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